“Ci siamo scapicollati da Roma per paura che chiudesse alle 13”, dice ridendo un signore appena entrato, con il tipico accento romano che riempie il locale. “Devo riportare i ravioli freschi a mio padre”.
Poco distante, una signora saluta assicurando che “da qui si esce sempre col sorriso”.
È un via vai continuo: clienti affezionati, volti nuovi, persone che si scambiano battute mentre vengono servite da un personale che non offre solo prodotti, ma un momento di quotidiana familiarità.
Una chiacchiera, una domanda, un saluto: piccole attenzioni che lì dentro non sono un rituale commerciale, ma una coccola.
C’è un profumo, in via XX Settembre 226, che non si può ignorare. È quello che arriva dal nuovo laboratorio e punto vendita de La Fraiola, un luogo che per la Marsica non ha bisogno di presentazioni ma che, dopo quasi quarant’anni, continua a sorprendere come fosse il primo giorno.
La storia di questa realtà nasce in famiglia, nel dicembre del 1985, in un piccolo locale di via Garibaldi. Un’idea semplice e coraggiosa: produrre pasta all’uovo e gastronomia da asporto, portando ogni giorno sulla tavola dei clienti il sapore del fatto in casa.
La mamma Maria e i figli Adele e Mario: tre persone, un banco, un laboratorio e una promessa fatta in silenzio – lavorare con onestà, sacrificio e amore. Una promessa che, col tempo, è diventata identità.
Negli anni, la fiducia della clientela cresce. Cresce così tanto da spingere la famiglia ad aprire un laboratorio più grande, a rifornire supermercati, a muoversi come una piccola industria artigianale.
Eppure, proprio lì, nel pieno della crescita, arriva la scelta che cambia tutto: abbandonare la grande distribuzione e tornare al rapporto diretto con le persone. Non per convenienza, ma per convinzione.
“Il supermercato non rispecchiava più la nostra idea di lavoro – racconta Mario, che porta avanti la tradizione oggi insieme a sua moglie e sua nipote. La nostra forza è sempre stata il rapporto umano, il calore, la trasparenza. Volevamo vedere gli occhi delle persone, parlare con loro, sapere che cosa portavano a tavola.”
Nasce così il nuovo capitolo: il trasferimento, nell’aprile 2024, nel locale di via XX Settembre 226.
Uno spazio ampio, luminoso, dove non ci sono barriere: chi entra vede il personale lavorare, i macchinari all’opera, la pasta che prende forma, i dolci appena sfornati.
Un luogo in cui si compra, sì, ma soprattutto in cui si parla, ci si scambia due parole, ci si riconosce. Una sorta di piccolo punto di ritrovo quotidiano, dove il cliente non è solo cliente – è conoscenza, amicizia, abitudine.
Oggi La Fraiola è una realtà più grande e più ricca, ma fedele alle sue radici. La produzione si è ampliata: pasta fresca, pasta secca trafilata al bronzo (gli unici nella Marsica a produrla), piatti pronti, crostate, dolci tradizionali marsicani e abruzzesi, torroni artigianali, lievitati per il Natale. E poi vini, oli, farine e legumi abruzzesi, mieli selezionati, cesti regalo etc.
Ma La Fraiola non è un posto dove si compra e basta. La Fraiola è un luogo dove ci si sente a casa.






