Lecce nei Marsi. Dopo settant’anni di assenza, un importante frammento di storia torna finalmente nel suo luogo d’origine. L’epigrafe inaugurale della chiesa di Santa Maria Assunta, trafugata negli anni Cinquanta, è stata ritrovata e restituita alla comunità grazie a un gesto di grande sensibilità e senso civico.
L’annuncio è stato dato dal sindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile, che ha espresso profonda gratitudine verso la famiglia Ioannucci di Pereto, la quale ha messo a disposizione il documento storico, permettendone il ritorno. Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche al sindaco di Pereto, Giacinto Scio’, per aver favorito le condizioni necessarie al rientro dell’epigrafe.
«Bentornata a casa!» ha dichiarato Barile, sottolineando il valore culturale e affettivo del ritrovamento. L’epigrafe rappresenta infatti una testimonianza preziosa della storia religiosa e comunitaria del paese, un simbolo identitario che potrà nuovamente essere ammirato e custodito dalla comunità lecchese.
Il Comune di Lecce nei Marsi ha inoltre annunciato che verrà avanzata una richiesta ufficiale a Sua Eccellenza il Vescovo dei Marsi, Monsignor Giovanni Massaro, affinché l’epigrafe possa essere riposizionata all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta, tornando ad adornare l’altare dal quale fu sottratta circa settant’anni fa.
Il ritorno dell’epigrafe, oltre a rappresentare un evento di rilievo culturale, testimonia la forza del dialogo tra istituzioni e cittadini e l’importanza della tutela della memoria storica. Lecce nei Marsi si prepara ora a celebrare simbolicamente il ricongiungimento con un pezzo della propria identità, finalmente riportato alla luce.








