Avezzano. Ad Avezzano, più che di urbanistica, tocca occuparsi di alfabetizzazione normativa e di calendario” afferma l’assessore Filomeno Babbo, spiegando di essere “costretto a prendere il righello e a darlo — metaforicamente — sulle dita di alcuni esponenti della minoranza (Taddei, Mascigrande più Mazzei) colpevoli di essersi smarriti tra le date del PUC e aver lamentato un iter per il nuovo piano regolatore partito in questo periodo”.
“La polemica, come spesso accade, nasce non da un problema reale ma da una lettura frettolosa” prosegue Babbo, sottolineando che “i colleghi sono insorti a mezzo stampa contro l’avvio dell’iter, convinti di aver scoperto chissà quale manovra. Peccato che tutto fosse scritto, spiegato e persino sottolineato nel comunicato del Comune. Con trasparenza e chiarezza”.
Con tono fermo, Babbo ricorda un punto essenziale: “non è lui a stabilire i tempi. È la legge regionale a fissare l’agenda e non risulta sia stata redatta pensando alle elezioni di Avezzano”.
Il suo invito è diretto e senza giri di parole: “Prima di parlare, leggete la legge” dichiara Babbo, definendo la vicenda “più simile a un richiamo all’ordine in una classe indisciplinata che a un confronto politico”.
Per chiudere ogni spazio a interpretazioni distorte, l’assessore aggiunge: “La Legge regionale 58/2023 impone al Comune di approvare il Perimetro del Territorio Urbanizzato entro dicembre 2025 e il Piano Urbanistico Comunale entro dicembre 2028. Per chi ancora volesse cercare misteri: queste sono le date. Punto. E agitazione finita”.








