Avezzano. A Buenos Aires una biblioteca dedicata a Lorenzo Cipollone: il dono di un marsicano che ha seminato solidarietà.
Una storia che attraversa oceani, unisce comunità e trasforma il dolore in memoria viva. L’8 novembre, a Buenos Aires, è stata inaugurata una nuova biblioteca dedicata a Lorenzo “Renzo” Cipollone, marsicano originario di Cese dei Marsi e per una vita punto di riferimento del volontariato internazionale. A
renderlo possibile è stata l’associazione Recreando, impegnata da anni nella lotta alla dispersione scolastica in Argentina, grazie alle offerte arrivate dalla Marsica, da Cese dei Marsi e dalla stessa famiglia di Lorenzo e della moglie Teresa Cipollone, insieme al sostegno di altre realtà di volontariato.
La biblioteca rappresenta molto più di un luogo fisico: è uno spazio di crescita, comunità e speranza. Qui i ragazzi potranno trovare materiale scolastico, kit didattici, libri, supporto allo studio e un clima di accoglienza che riflette lo spirito di Lorenzo, da sempre vicino a chi aveva meno possibilità.
La notizia dell’inaugurazione è giunta in Italia come un abbraccio inatteso. “Condivido con gioia una notizia arrivata dall’Argentina lo scorso 8 novembre”, racconta il nipote Roberto Cipollone, “quando la referente di Recreando Ong ha scritto a zia Teresa: ‘Oggi abbiamo inaugurato una biblioteca con il nome di Lorenzo a Buenos Aires, dove lui è stato con il MAIS Onlus ed è ricordato con molto affetto’. Un’iniziativa che celebra l’impegno di zio Renzo verso la solidarietà e l’autosviluppo, e che non può che renderci felici e orgogliosi, non solo come familiari ma come comunità”.
Lorenzo Cipollone, scomparso lo scorso aprile all’età di 79 anni, è stato per decenni un pilastro del Movimento Autosviluppo Internazionale Solidarietà (MAIS), del quale fu a lungo tesoriere. Dopo aver vissuto per tanti anni a Roma, era tornato a Cese, dove aveva continuato la sua instancabile attività solidale, mantenendo un forte legame con l’organizzazione argentina Recreando. Attivo nel sociale e nell’impegno associativo e parrocchiale, a Cese è stato tra i fondatori della Pro Loco nel 1970, e negli ultimi anni aveva rifondato la Confraternita della Santissima Trinità, di cui è stato priore fino all’ultimo giorno.
“Mio zio è sempre stato attivo nel volontariato e ha coinvolto tutta la famiglia”, ha continuato Roberto Cipollone, ex membro del direttivo della Pro Loco di Cese. “Con la Pro Loco abbiamo adottato un’intera classe a Buenos Aires. Quest’estate, quando la referente di Recreando, Viviana Ledesma, è venuta a Cese, e ci ha confermato l’intento di dedicare la biblioteca a zio Renzo. Per noi è stato un onore immenso”.
Il taglio del nastro avvenuto a Buenos Aires non è solo una cerimonia. È il simbolo di un ponte costruito con altruismo e dedizione. Una testimonianza concreta di come l’eredità di una persona possa continuare a generare cambiamento, ispirazione e opportunità dall’altra parte del mondo.
E così, tra le strade della capitale argentina, ora esiste un luogo che porta il nome di un uomo semplice e generoso, che ha creduto nel potere dell’educazione e dell’impegno condiviso. Una biblioteca che continuerà a crescere, sostenuta da due comunità lontane ma unite da un unico cuore.











