Roma. Mondo della musica e dello spettacolo italiano in lutto: addio al Maestro Peppe Vessicchio: amato direttore d’orchestra del festival di Sanremo
Il maestro Giuseppe Vessicchio è morto oggi a Roma. Lo rende noto l’ospedale San Camillo Forlanini dov’era ricoverato in rianimazione per una polmonite interstiziale precipitata rapidamente.
La famiglia chiede riserbo – aggiunge l’ospedale spiegando che Vessicchio ha avuto delle “complicanze severe”. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.
Vessicchio, 69 anni, uno dei più celebri direttori d’orchestra italiani, noto per le sue molte partecipazioni al Festival di Sanremo che lo avevano reso un personaggio conosciuto anche fuori dall’ambiente musicale, è morto oggi. Da alcuni giorni era ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma a causa di una polmonite.
Oltre che direttore d’orchestra, Vessicchio era anche un autore: lavorò con cantautori come Edoardo Bennato, Nino Bonocuore e soprattutto con Gino Paoli, per cui curò gli arrangiamenti di canzoni come “Quattro amici” e “Ti lascio una canzone”, oltre che di diversi progetti successivi. Negli anni Settanta fece parte per un breve periodo del trio comico napoletano dei Trettré.
A partire dagli inizi degli anni Novanta, quando diventò il direttore d’orchestra più noto e riconoscibile del Festival di Sanremo, Vessicchio si affermò anche come personaggio televisivo grazie al suo stile pacato e al carattere flemmatico che lo resero una presenza rassicurante e molto amata dal pubblico. Partecipò a programmi di grande successo tanto in Rai quanto in Mediaset, tra cui Amici di Maria De Filippi, dove fu direttore musicale e insegnante, Ti lascio una canzone e Prodigi – La musica è vita, oltre a numerose ospitate in talk show e special dedicati alla musica italiana.
Nel corso della sua lunga collaborazione col Festival di Sanremo, Vessicchio diresse l’orchestra per numerosi cantanti in gara, collaborando anche con diversi vincitori, tra cui gli Avion Travel con “Sentimento” (2000), Alexia con “Per dire di no” e Roberto Vecchioni con “Chiamami ancora amore” (2011).








