Ortucchio. “Non io ma Dio”, festa di San Carlo Acutis: veglia di preghiera per i giovani a Ortucchio.
Sabato sera nella parrocchia di Ortucchio, in occasione della festa di san Carlo Acutis, si è tenuta una veglia di preghiera per i giovani, presieduta dal vescovo Giovanni Massaro, sul tema «Con Carlo, chiamati alla santità». Il presule ha presieduto il momento di adorazione eucaristica e ha parlato ai ragazzi presenti proprio nella chiesa dove sono presenti in maniera permanente alcune delle sue reliquie. Ha promosso l’incontro il parroco di Ortucchio Riziero Cerchi con la collaborazione della pastorale vocazionale e della pastorale giovanile.
“Questa sera, in modo particolare, vogliamo lasciarci toccare dalla testimonianza di Carlo e dalla Parola di Dio, per riscoprire ciò che Papa Francesco ha detto con forza nell’esortazione Gaudete et Exsultate: “Il Signore chiede tutto, e quello che offre è la vera vita, la felicità per la quale siamo stati creati” (Ge, 1). Ecco il cuore del nostro incontro: la chiamata alla santità, rivolta a ciascuno di noi. Tutti, nessuno escluso, siamo chiamati a diventare santi”. Ha detto il vescovo dei Marsi, Monsignor Giovanni Massaro.
“Carissimi giovani, non pensate che la santità sia una meta per pochi privilegiati o per “supereroi della fede”. No. Papa Leone XIV a Roma in occasione del Giubileo dei giovani vi ha detto di non avere paura di essere santi. E Carlo Acutis è stato un ragazzo normale, appassionato di informatica, sportivo, amante della natura, ma con un cuore straordinariamente aperto a Dio.
Il suo motto era: “Non io, ma Dio.” Questa frase racchiude tutto il suo stile di vita: mettere Dio al centro, lasciarsi guidare da Lui, riconoscerlo presente in ogni cosa e soprattutto nell’Eucaristia, che Carlo chiamava “la mia autostrada per il cielo”.
E allora ciascuno può domandarsi: “Qual è la mia via di santità?” Non si tratta di fare le stesse cose che ha fatto Carlo, ma di scoprire, nella propria realtà, come Dio ci chiama a vivere l’amore.
Durante questa adorazione, abbiamo ascoltato un passaggio tratto dall’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate, dove Papa Francesco ci ricorda che il silenzio e la preghiera sono indispensabili per discernere le vie di santità che il Signore ci propone. Viviamo in un mondo rumoroso, distratto, sempre connesso, ma raramente in ascolto. Carlo Acutis, nonostante fosse un “nativo digitale”, sapeva fare spazio al silenzio, alla Messa quotidiana, al Rosario, all’adorazione. Diceva: “Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie.” Solo chi prega, chi entra nel silenzio del cuore, può capire la via originale e unica di santità che Dio ha pensato per lui. Cari ragazzi, amate la preghiera, non abbiate timore del silenzio, ritagliatevi tempi per ascoltare la voce di Dio. Il tempo che dedichiamo alla preghiera non è mai tempo perso ma utile per vivere al meglio la nostra vita.
La santità è un dono, ma anche una scelta. Carlo Acutis ha scelto Dio, ha scelto l’amore, ha scelto l’Eucaristia, ha scelto di dire: “Non io, ma Dio.” Anche voi potete fare lo stesso. Restiamo in silenzio, restiamo per qualche minuto in adorazione dinanzi a Gesù. Lasciamoci guardare da Gesù. Ascoltiamo la sua voce che ci dice: “Io ti conosco, ti amo, e ti chiamo a diventare santo”. E scopriamo, forse per la prima volta, che la santità è davvero la nostra felicità”.