Avezzano. Tenta il suicidio col cavo del caricabatterie mentre i carabinieri eseguono l’arresto. Al via il processo.
È iniziato ieri davanti al giudice del tribunale di Avezzano il processo a carico di un 39enne di origine magrebina, difeso dall’avvocato Mario Del Pretaro, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono al luglio 2020, quando i carabinieri della compagnia di Avezzano si recarono nell’abitazione dell’uomo, in via XX Settembre, per eseguire una misura di custodia cautelare in carcere.
L’uomo, che vive con la sorella, si sarebbe mostrato da subito agitato alla vista dei militari. Durante il controllo, i carabinieri avrebbero notato sul comodino della camera da letto due spinelli già confezionati. Da lì è scattata la perquisizione dell’intero appartamento.
Mentre i militari ispezionavano la stanza, l’imputato avrebbe tentato di togliersi la vita avvolgendosi al collo il cavo di un caricabatterie. I carabinieri sono intervenuti immediatamente riuscendo a bloccarlo e ad evitare conseguenze più gravi.
Nel corso della perquisizione sono stati trovati e sequestrati un calzino contenente tre grammi di cocaina suddivisi in due ampolle, un grammo di hashish nascosto in due involucri nel comodino e un altro grammo della stessa sostanza occultato all’interno di una scarpa da ginnastica.
Durante l’udienza di ieri sono stati ascoltati i carabinieri che parteciparono all’operazione, i quali hanno riferito dettagliatamente al giudice le fasi dell’intervento, dalla scoperta della droga al tentativo di suicidio dell’uomo. Il processo proseguirà con l’esame delle prossime testimonianze e la valutazione delle prove raccolte.