Avezzano. Concerto di Beneficenza ad Avezzano: Il Trio Cardoso e le “Chitarre del Mare” per un Messaggio di Accoglienza.
In occasione dei 30 anni di attività del Trio Cardoso, la città di Avezzano ospiterà un emozionante concerto di beneficenza domani alle 21, nella suggestiva cornice del Castello Orsini.
Protagonisti della serata saranno Massimiliano De Foglio, Alessandro Giancola e Guido Ottombrino, membri del Trio Cardoso, che si esibiranno utilizzando strumenti molto particolari: le “Chitarre del Mare”, realizzate con il legno delle barche dei migranti sbarcate a Lampedusa. Questi strumenti sono stati costruiti dai detenuti nei carceri di Secondigliano (NA), Opera (MI) e Monza, in un percorso che unisce arte, recupero e solidarietà.
Il ricavato della serata sarà interamente devoluto al Progetto “Metamorfosi” della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, un’iniziativa che mira a promuovere la cultura dell’accoglienza e della dignità umana attraverso l’arte.
L’ingresso al concerto ha un costo simbolico di 10 euro, come contributo di solidarietà. I biglietti sono disponibili in prevendita presso la libreria La Cattolica, in via Monsignor Bagnoli, 65 – Avezzano.
L’evento è promosso dal Comune di Avezzano, dalla Casa dello Spirito e delle Arti e dal Servizio Migrantes della Diocesi di Avezzano.
Un’occasione unica per riflettere su temi attuali attraverso la musica, e per sostenere un progetto che intreccia accoglienza, giustizia e rinascita.
“L’invito promosso dal Servizio Migrantes della diocesi di Avezzano al Concerto di beneficenza “LE CHITARRE DEL MARE”, in occasione dei 30 anni di attività del Trio Cardoso, Giovedì 9 ottobre alle 21.00, presso il Castello Orsini di Avezzano. Saranno suonate dal Trio Cardoso le chitarre realizzate con il legno delle barche dei migranti di Lampedusa dai detenuti del carcere di Secondigliano (NA). Il ricavato del concerto sarà devoluto per il Progetto “Metamorfosi” della fondazione Casa dello Spirito e delle Arti. Il progetto risponde al bisogno di comunicare una cultura dell’accoglienza e della dignità umana attraverso l’arte. Gli strumenti musicali sono creati nel carcere di Opera, nel carcere di Secondigliano a Napoli e nel carcere di Monza”. hanno reso noto dalla Diocesi dei Marsi.