Avezzano. Il consigliere Fracassi lascia la maggioranza, Di Pangrazio: “Da tempo era solo un ospite ingombrante”.
Fine della farsa Fracassi. “Tradimento che non stupisce. Da tempo era solo un ospite ingombrante. Aveva ricevuto il niet alla ricandidatura in provincia per “ambiguità” e vicenda scuola elementare
Più che un tradimento, una liberazione. La rottura tra la maggioranza e il consigliere Ernesto Fracassi, passato in minoranza, era nell’aria da tempo. Non è una sorpresa, né un colpo di scena. Fracassi, consigliere comunale con delega a San Pelino, da settimane era considerato fuori dalla partita e fuori dalla maggioranza.
La sua richiesta di ricandidatura alla Provincia era stata respinta: troppi dubbi sulla sua affidabilità, troppa ambiguità nei comportamenti. La maggioranza aveva deciso di puntare su figure più solide, meno inclini ai personalismi e alle tattiche a doppio binario.
A lasciare l’amaro in bocca erano state, soprattutto, le mancanze su San Pelino, dove Fracassi — pur avendo ricevuto dal sindaco una delega importante e potendo agire da ufficiale di governo — si era fatto notare più per assenze e polemiche che per risultati.
Emblematica la situazione della scuola da ricostruire, su cui non aveva preso posizione né contribuito a dirimere la vicenda, trascinandola inutilmente. Questioni che lo stesso sindaco dovrà ora risolvere direttamente essendosi dimostrata quella delega del tutto infruttuosa.
Il resto è venuto da sé. Quando questa mattina è arrivato l’annuncio del suo passaggio in minoranza (in Fratelli d’Italia c’era già), nessuno, tra i banchi della maggioranza, si è meravigliato.
«Un tradimento che non sorprende. Era fuori partita da tempo — sottolineano da palazzo di città — Il sindaco aveva dovuto prendere in mano direttamente i dossier più delicati della frazione e aveva deciso, da mesi, di lasciarlo perdere».
La verità, infatti, è che la decisione covava da settimane. Fracassi ha solo scelto il momento per uscire allo scoperto consapevole che in maggioranza mal sopportavano quel personalismo esasperato. Alle prime elezioni provinciali di inizio mandato si era candidato in dissenso dall’indicazione unitaria della maggioranza, facendo venire meno il sostegno al collega Carmine Silvagni, senza risultare eletto.
Nonostante ciò, il sindaco Di Pangrazio lo aveva sostenuto nella successiva tornata, facendolo eleggere in Provincia.
La maggioranza lo aveva difeso anche nei momenti più difficili, perfino di fronte a qualche “distrazione” di troppo su San Pelino.
Poi sono arrivate ambiguità (ancora non è chiaro chi abbia votato alle regionali), qualche astensione e qualche assenza tattica. E nella maggioranza la linea è sempre stata chiara: i risultati si ottengono con compattezza, non con i giochetti. Una posizione coerente per una compagine che ha sempre voluto mettere in cima ad ogni pensiero la “tessera della città”.
«Ognuno è libero di andare dove vuole, ma è bene farlo con trasparenza e coerenza — commentano dai banchi della maggioranza — Le promesse fatte da alcune sirene, che si sono sempre rivelate fregature, dovrebbero indurre a più prudenza».
Insomma, Fracassi si era messo all’angolo da solo. Nessuna sorpresa, nessuno strappo vero. Solo la conferma di una distanza che si era già consumata nei fatti, tanto che il sindaco Di Pangrazio, da mesi, considerava chiusa la partita.
E oggi commenta secco:
«Ho sbagliato a fidarmi ricevendo in cambio solo qualche polemica nella frazione su questioni delicate che dovrò risolvere direttamente. Gli faccio i miei migliori auguri, immagino che ora abbia solide garanzie sul suo futuro politico. La delega a San Pelino, per ora, la terrò io».
Il consigliere Fracassi lascia la maggioranza e aderisce a Fratelli d’Italia