Avezzano. C’è grande preoccupazione tra i 1.300 dipendenti di LFoundry, l’azienda che produce memorie volatili e sensori d’immagine. I rappresentanti sindacali, le RSU e i lavoratori hanno espresso ieri il loro allarme per una situazione che si fa sempre più tesa: da gennaio dell’anno scorso sono in vigore i contratti di solidarietà e mancano all’orizzonte nuovi prodotti e garanzie per il futuro.
Appello delle istituzioni e richieste ai ministri
Nell’incontro che si è tenuto ad Avezzano, il sindaco Gianni Di Pangrazio, insieme ad altri primi cittadini del territorio, ha sottolineato l’urgenza di un intervento immediato da parte di tutte le istituzioni per sostenere una vertenza che rischia di avere pesanti ripercussioni economiche su tutta la Marsica. Di Pangrazio ha ricordato di aver scritto al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ai ministri Urso, Bernini e Foti, evidenziando il “ruolo strategico di LFoundry anche per la crescita di altre realtà industriali locali come Telespazio, Leonardo, Saes e Fiamm”. Il sindaco ha ringraziato la sottosegretaria Fausta Bergamotto per l’impegno, ricordando che aveva prospettato un percorso con gli strumenti del Mimit, come contratti di sviluppo o la partecipazione in equity, a fronte di un “piano industriale serio, di rilancio della produzione e del settore”. La richiesta di intervento sarà sottoscritta da tutti i rappresentanti istituzionali del territorio.
Tensione tra i sindacati, serve concretezza
La tensione tra i sindacati è in aumento. Antonello Tangredi della Fim-Cisl teme che l’azienda possa ricorrere a un nuovo ammortizzatore sociale, la cassa integrazione straordinaria, che “è il preludio del licenziamento collettivo”. Per questo, ha chiesto il coinvolgimento di tutte le forze politiche, rivolgendosi direttamente al presidente Meloni, “eletta in questo territorio”, per un suo intervento. Critico anche Michele Paliani della Uilm-Uil, che ha messo in discussione la strategia industriale dell’azienda: “Da che mondo è mondo si produce in Cina e si aggredisce il mercato internazionale. La strategia di LFoundry sarebbe l’opposto”. Paliani ha espresso scetticismo riguardo alle dichiarazioni della sottosegretaria Bergamotto che aveva minacciato di “togliere di mano l’azienda” e ha auspicato che LFoundry si presenti al prossimo incontro con un piano serio e un’apertura al dialogo. Elvira De Sanctis della Fiom-Cgil ha confermato che l’obiettivo è tornare al tavolo ministeriale, che però non ha ancora una data ufficiale. Ha descritto la situazione attuale come un “mix letale di ammortizzatori sociali e ferie forzate”, temendo un peggioramento.
Garanzie istituzionali e monitoraggio costante
Le parti sociali hanno lanciato un appello congiunto affinché al prossimo vertice al Mimit si pretenda “trasparenza e concretezza”, poiché i segnali attuali “vanno in una direzione molto pericolosa”. In merito, il capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia, ha dichiarato che la sottosegretaria Bergamotto “ha assicurato il mantenimento dell’impegno assunto” e la convocazione del tavolo entro ottobre, confermando che la situazione resta “delicata ma costantemente monitorata”.