Massa d’Albe. Scontro tra il Comune di Massa d’Albe e la pro loco di Forme. L’amministrazione vuole sfrattare l’associazione, arrivano polizia locale e carabinieri.
La vicenda, che si trascina ormai da mesi, ha vissuto un nuovo momento di tensione nella mattinata di oggi, quando due agenti della polizia locale si sono presentati nella sede dell’associazione per ottenere la restituzione delle chiavi dell’edificio. Tuttavia, i membri della pro loco si sono opposti, impedendo l’ingresso. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.
Alla base della contesa c’è la decisione dell’amministrazione comunale di recedere dalla convenzione stipulata con la pro loco per l’uso dell’immobile. Una scelta che, secondo quanto riferito dal presidente dell’associazione Andrea Di Pangrazio, è motivata dal Comune con la rimozione di alcuni arredi presenti nella sede.
“Premesso che con l’amministrazione attuale abbiamo avuto da sempre rapporti complicati”, ha dichiarato Di Pangrazio, “a luglio ci è stata inviata una lettera di recesso. Il motivo? Aver gettato una vecchia scrivania e due banchi di scuola, con l’intenzione di ricomprare arredi nuovi e allestire un ufficio per i ragazzi del servizio civile. Lo abbiamo spiegato al sindaco, ma da allora abbiamo ricevuto diversi solleciti per la restituzione delle chiavi”.
A fronte della comunicazione da parte del Comune di voler cambiare la serratura, l’associazione si è rivolta a un legale. “Il nostro avvocato ha riscontrato delle irregolarità nella modalità con cui è stato notificato il recesso, ha aggiunto il presidente, e per questo abbiamo inviato due diffide”.
Dopo il mancato accesso delle agenti della polizia locale, la situazione si è temporaneamente ricomposta, il sindaco, Nicola Blasetti, ha deciso di incontrare i rappresentanti della pro loco in Comune.
Il colloquio, durato circa un’ora, ha portato alla decisione di convocare una riunione congiunta tra amministrazione comunale, maggioranza e minoranza, e pro loco, prevista, salvo cambiamenti, per lunedì o giovedì della prossima settimana.
La vicenda, intanto, continua ad alimentare polemiche nella piccola frazione di Forme, dove l’associazione rappresenta un punto di riferimento per la comunità.