Avezzano. La situazione interna alla Lega per le prossime elezioni amministrative del 2026 continua a creare dibattito. L’ex coordinatrice del partito, Lorella Parisse, ha chiesto apertamente un dialogo costruttivo tra le forze del centrodestra. La sua richiesta arriva dopo una serie di dissidi legati alle scelte del partito sul territorio.
La Parisse ha lasciato la guida del coordinamento marsicano non condividendo la decisione di sostenere l’attuale sindaco, Gianni Di Pangrazio. A questa scelta si è aggiunta la posizione del commissario avezzanese della Lega, Andrea Longo, il quale ha sollevato dubbi sulla candidatura di Alessio Cesareo, presentata come non condivisa all’interno del partito.
Parisse ha sottolineato che la Lega, in quanto partito di centrodestra, deve prioritariamente avviare un confronto con gli alleati prima di prendere decisioni. Secondo l’ex coordinatrice, questa regola non sarebbe stata rispettata di recente, generando scontento tra gli iscritti. Ha inoltre criticato il mancato coinvolgimento della base nelle scelte locali, evidenziando il diritto degli iscritti a partecipare attivamente.
Le sue dichiarazioni si scontrano con quelle di figure di rilievo come il sottosegretario Luigi D’Eramo e il coordinatore regionale Vincenzo D’Incecco, che hanno confermato il sostegno al sindaco Di Pangrazio. Parisse ha criticato duramente anche la tempistica di queste dichiarazioni, sottolineando che l’appoggio a Di Pangrazio era stato annunciato prima che emergesse il nome di Cesareo come candidato del centrodestra.
L’ex coordinatrice ha ribadito il suo impegno politico e l’intenzione di avviare un dialogo con tutte le forze del centrodestra per un “vero cambiamento nella gestione amministrativa della città”. A sorpresa, ha anche mostrato apertura verso il movimento civico che appoggia la candidatura di Loreta Ruscio, ex assessore comunale, definendo il confronto con lei “doveroso” per la sua affidabilità e coerenza.
Il suo messaggio finale ai vertici locali del partito è chiaro: “No ai veti da parte di soggetti mai eletti”. L’obiettivo è ridare voce e dignità agli elettori della Lega, che ritiene siano stati “troppo a lungo dimenticati”.