Avezzano. A poco meno di 48 ore dall’inaugurazione dello stadio dei Pini che ha riaperto le porte dopo 30 anni è arrivata la stoccata del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia che parla di inagibilità dell’impianto sportivo. «Siamo sicuri che tutte quelle persone potessero sedere sugli spalti?». La domanda fa capo al coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, a guida Pierfrancesco Mazzei, che sostiene possibili ombre sulle certificazioni necessarie alla fruizione della tribuna dello stadio dei Pini.
«Il sindaco uscente, a causa della mancanza del piano antincendio e dell’autorizzazione della commissione di vigilanza preposta (ex art. 80 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza – Tupls), può affermare che l’impianto è agibile e che il pubblico poteva accedervi?». E ancora: «In particolare agli insegnati, che si sono assunti l’onerosa responsabilità di condurre le scolaresche nello stadio, erano state date queste informazioni/rassicurazioni non secondarie?».
Secondo quanto dichiarato da Mazzei, potrebbero esistere dei vuoti autorizzativi rispetto ai certificati antincendio rilasciati dai vigili del fuoco. «Riteniamo che l’impianto sportivo rientra tra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, ovvero valutazione progetto per gli interventi effettuati che presumibilmente costituiscono una variante ai titoli autorizzativi esistenti », prosegue Mazzei. «Siamo orgogliosi del grandissimo lavoro che la Regione Abruzzo e in primis l’assessore allo sport Mario Quaglieri stanno portando avanti per l’impiantistica sportiva con risultati a dir poco straordinari. Dispiace invece prendere atto dell’abituale disinvoltura con cui chi dice di amare la città, pur di fare notizia, continua a esporla a figure tragicomiche. Comprendiamo il nervosismo del sindaco uscente. Con l’approssimarsi della scadenza elettorale, cerca di dare un senso al suo lunghissimo regno e di dotarsi di claque al seguito. La città e i cittadini, tuttavia, meritano maggiore serietà, trasparenza e rispetto».
Lo stesso coordinamento chiede all’amministrazione comunale di esibire la documentazione che attesti le opportune certificazione in chiave sicurezza. «Se domani ci fosse una manifestazione sportiva, il pubblico non potrebbe partecipare. Cosa sarebbe accaduto se qualcuno dei ragazzi sugli spalti durante l’inaugurazione si fosse fatto male?», conclude Mazzei.