Avezzano. Dalla passione nata quasi per gioco al mestiere che oggi la porta a vestire cortei storici, spettacoli ed eventi in tutta la Marsica e oltre. Rosa Noto, costumista di Celano, è stata tra le protagoniste della recente edizione di MarsicaLand, per la quale ha realizzato centinaia di costumi ispirati all’antica Roma e ai personaggi legati alla storia locale. In questa intervista racconta il suo percorso, il lavoro dietro le quinte e l’amore per un territorio che continua a ispirarla.
Come ti sei avvicinata al mondo del costume?
La passione per il cucito e per i costumi è nata da ragazza, quasi per gioco. Con il tempo si è trasformata in un vero e proprio amore per la storia del costume, per la sartoria d’epoca e per la ricerca del dettaglio. Ho iniziato studiando, sperimentando, partecipando a corsi e mettendomi alla prova in tante rievocazioni storiche. Ogni esperienza mi ha fatto crescere e capire che questa era la mia strada.
Che tipo di costumi hai realizzato per questa edizione di MarsicaLand?
Per MarsicaLand ho creato costumi romani, ancelle, legionari, centurioni,imperatore, schiavi, pescatori, contadini, contadine, e figure storiche come l’imperatore Claudio, Agrippina, Nerone adolescente, il Principe Torlonia e consorte e altri personaggi legati alla storia locale. Ogni abito è stato pensato in base al contesto e al ruolo che doveva rappresentare.
Quanto c’è di ricerca storica e quanto di creatività personale nei tuoi lavori?
C’è moltissima ricerca storica. Prima di iniziare qualsiasi lavoro, studio le fonti iconografiche, le epoche, i materiali usati in passato. Poi lascio spazio alla creatività per adattare i costumi alla scena, ai corpi di chi li indosserà e all’effetto visivo che si vuole ottenere. È un equilibrio tra fedeltà e interpretazione.
C’è un costume di cui sei particolarmente orgogliosa in questa manifestazione?
Per me sono stati tutti i costumi un orgoglio.
Tutti i personaggi
Incominciando dagli schiavi mi hanno emozionato ognuno con la propria storia.
Curati nei minimi dettagli, con stoffe ricercate e accessori pensati appositamente. Vederli sfilare nel corteo è stata un’emozione fortissima.
Da dove parti quando devi ideare un costume? Dalla storia, dal personaggio, dai materiali?
Parto sempre dalla storia e dal personaggio. Voglio capire chi era, che ruolo aveva, che messaggio deve trasmettere. Poi passo ai materiali, alle forme, ai colori. Solo alla fine inizio a cucire.
Usi più tecniche tradizionali o materiali moderni/innovativi?
Cerco di usare tecniche tradizionali quanto più possibile, soprattutto per rendere autentici i capi. Ma a volte, per esigenze pratiche o di scena, uso anche materiali moderni, purché mantengano un’estetica coerente con il contesto.
Quanto influisce l’Abruzzo, con la sua storia e tradizione, sul tuo lavoro di costumista?
Moltissimo. L’Abruzzo è ricchissimo di storia, leggende, feste tradizionali, castelli e borghi che sembrano fermi nel tempo. Questo territorio mi ispira, mi offre spunti, e mi dà ogni volta l’opportunità di raccontare la storia attraverso i costumi.L’Abruzzo ha un’enorme influenza sul mio lavoro. Vivo a Celano da oltre 40 anni e sono profondamente legata a questo territorio. La sua storia, i suoi borghi, le tradizioni locali, sono per me una continua fonte di ispirazione. Ho vestito rievocazioni di cortei e teatrali in tutta la Marsica, partecipando a eventi a Celano, Avezzano, Ortucchio, Gioia dei Marsi, Pescina, Aielli, Corvaro, Civitella Roveto, Sulmona, L’Aquila, Balsorano Francavilla e anche fuori regione, come a Caccamo e Fenis (Ao) e altri ancora.
Pensi che eventi come MarsicaLand possano valorizzare i giovani creativi e artigiani del territorio?
Assolutamente sì. MarsicaLand è un’occasione concreta per mostrare il proprio talento, per lavorare insieme, per imparare. Valorizza il territorio ma anche chi ci vive e crea. È importante che continui a crescere.
Quale consiglio daresti a un giovane che vuole intraprendere la strada della costumistica?
Studia, sperimenta, non avere paura di sbagliare. Lavora con passione, cerca la bellezza nei dettagli, rispetta la storia ma metti sempre qualcosa di tuo in quello che fai. E soprattutto: guarda, ascolta e impara da chi ha più esperienza, perché è così che si cresce.