Pescasseroli. Trionfo personale per il direttore d’orchestra abruzzese Jacopo Sipari di Pescasseroli, che ha guidato al Gran Teatro di Łódź una visionaria e intensa interpretazione della Turandot di Giacomo Puccini. L’opera, ultima e incompiuta del compositore lucchese, ha conquistato critica e pubblico, che hanno tributato lunghi applausi e numerose chiamate al proscenio per il Maestro e l’intero cast.
Sul podio, Sipari ha offerto una lettura appassionata e al tempo stesso raffinata, con un’attenzione particolare al personaggio di Liù, il cui sacrificio “cristologico” ha rappresentato il cuore pulsante della sua direzione. Momento culminante lo struggente funerale della schiava, sottolineato da un’orchestra magnetica, capace di alternare pathos e rigore tecnico fino al celebre finale trionfale.
Grande il cast internazionale: la principessa di ghiaccio è stata interpretata dal soprano Diana Axentii, potente e incisiva; Dominik Sutowicz ha dato voce a un Calaf di forte impatto, applaudito a scena aperta per il celebre “Nessun dorma”; mentre la Liù di Patrycja Krzeszowska ha incantato con delicatezza e intensità, risultando tra le protagoniste più amate dal pubblico.
La regia di Adolf Weltschek ha puntato sull’equilibrio tra sfarzo scenografico e dinamismo, con un allestimento fedele allo spirito pucciniano e in grado di esaltare la magia della Cina imperiale. Ottima anche la prova del coro diretto da Dawid Jarząb e Rafał Wiecha, insieme alle voci bianche curate da Maciej Salski e Agnieszka Lechocińska.
La produzione ha coinvolto un cast ricco di interpreti di spessore: da Robert Ulatowski (Timur) a Krzysztof Marciniak(Imperatore Altoum), fino alle Maschere Ping, Pong e Pang affidate rispettivamente ad Arkadiusz Anyszka, Łukasz Gaje Aleksander Zuchowicz.
Per il Maestro Sipari, direttore artistico e musicale di fama internazionale, si tratta di un nuovo importante riconoscimento in una carriera segnata da successi in Italia e all’estero. A Łódź tornerà presto sul podio con un’altra grande produzione: il Rigoletto.