Rocca di Mezzo. Niente ambulanza dopo le 20 a Rocca di Mezzo, residenti sul piede di guerra. Petizione e proteste. Il sindaco: siamo pronti a fare la nostra parte, il nostro impegno mai venuto meno.
“Fino allo scorso anno, un’ambulanza sotto il Municipio soccorreva chi ne aveva bisogno e lo portava all’ospedale all’Aquila anche di notte, grazie ai volontari. Ora la vecchia ambulanza, ancora funzionante, non c’è più”.
È la mobilitazione dei cittadini di Rocca di Mezzo, che a fine agosto hanno protocollato una raccolta firme per chiedere il ripristino del servizio 24 ore su 24. Il nuovo servizio, affidato con gara d’appalto alla Asl (Distretto di Montereale), copre solo la fascia 8-20. “Dopo le 20 – si legge in una lettera inviata anche all’ANSA – chi ha gravissimi problemi deve chiamare la guardia medica o il 112.
L’ambulanza arriverà da L’Aquila dopo 60-90 minuti, poi almeno altri 35 per raggiungere il pronto soccorso. Di notte l’elicottero non parte”.
Una situazione che preoccupa soprattutto gli anziani, in un comune che, pur contando solo 1.300 residenti, in alta stagione arriva a decine di migliaia di presenze, 55mila se si conta tutto il comprensorio con Rocca di Cambio e Ovindoli.
I promotori della petizione contestano anche le scelte di bilancio: “Un Comune così ricco – si legge ancora – non è intervenuto per garantire un’ambulanza h24. Al Comune si dice che non ci sono i soldi, ma è in costruzione un nuovo Municipio, è stato comprato il vecchio cinema chiuso da vent’anni per farne un centro culturale ed è stata progettata una nuova scuola elementare per i bambini che non ci sono”. Nella documento viene ricordato che in piazza c’è un palazzo storico, già sede di Municipio e scuola, che “sarebbe bastato recuperare evitando nuove costruzioni”.
Intanto, come denunciano sempre i residenti nella lettera, “non mancano spese per feste, fuochi e raduni alpini”, quando “con le entrate di Tari e Imu si potrebbe finanziare almeno un’ambulanza condivisa tra i tre Comuni dell’altopiano”.
“Abbiamo chiesto noi stessi l’ambulanza h24 e siamo pronti a fare la nostra parte”. Ha dichiarato il sindaco di Rocca di Mezzo, Emilio Nusca, replicando alle sollecitazioni dei cittadini, arrivate anche con una raccolta firme, in un territorio dove l’assistenza è oggi garantita solo di giorno.
Il primo cittadino ricorda che già nei mesi scorsi il Comune aveva sollecitato l’Asl incontrando il direttore amministrativo, Stefano Di Rocco, insieme all’allora direttore generale Ferdinando Romano. “Esiste una delibera regionale che assegna a Rocca di Mezzo la copertura h24, in quanto centro di riferimento per l’Altopiano delle Rocche – spiega – ma gli impegni sono rimasti disattesi per mancanza di fondi regionali. Per questo motivo il Comune si è detto disponibile a contribuire, mettendo risorse proprie”.
Sul piano operativo, Nusca chiarisce: “Una spesa del genere si può coprire con fondi comunali, nell’ambito di una convenzione con la Regione e con l’Asl. Noi abbiamo interesse a farlo, perché stiamo ristrutturando la Casa di Comunità dove concentrare i servizi e abbiamo la necessità di mettere in rete le strutture sanitarie della zona”.
Il sindaco rivendica anche una prospettiva più ampia: “Stiamo lavorando con gli altri Comuni a un progetto 5G che prevede anche la telemedicina, che qui serve come il pane. Sono progetti lunghi che necessitano di risorse e convergenza, ma la volontà è chiara”.
Nusca ha annunciato inoltre un prossimo incontro con il nuovo direttore generale dell’Asl 1, Paolo Costanzi, insediatosi da pochi giorni, “per riportare la questione sul tavolo e individuare una soluzione condivisa. La Asl, del resto deve ancora quantificarci il costo del ripristino del servizio notturno ambulanza”. Infine un passaggio sulla mobilitazione popolare: “I cittadini hanno fatto bene a raccogliere firme. Vogliamo tutti la stessa cosa, non c’è nessuna contrapposizione”.