Luco dei Marsi. “Appena avuto notizia del problema abbiamo informato il CAM e sollecitato l’intervento. Nel frattempo abbiamo messo in sicurezza l’area”. Così la sindaca Marivera De Rosa interviene sulle segnalazioni riguardanti una voragine apertasi in via dei Pozzi e sulla questione dell’illuminazione pubblica nella stessa zona.
“In queste ultime ore più persone hanno voluto segnalarmi un articolo pubblicato sulla testata “Marsicalive” e in forma ridotta su altra testata locale” afferma De Rosa, “riferito a non meglio specificati “residenti” che avrebbero protestato per una “voragine apertasi da un mese”, a loro dire nell’indifferenza dell’amministrazione”.
La prima cittadina precisa che, una volta ricevuta la segnalazione, l’amministrazione comunale ha attivato l’iter di competenza: “abbiamo provveduto a informare il CAM, soggetto competente a eliminare la causa della rottura dell’asfalto, vale a dire un guasto sulla rete idrica, e a sollecitare l’intervento. In attesa del lavoro del consorzio abbiamo provveduto a mettere il punto in sicurezza, come opportuno”.
De Rosa ha ricordato anche le opere realizzate proprio nella strada al centro della polemica: “Gli stessi residenti non possono essere all’oscuro che, proprio in via dei Pozzi, la nostra amministrazione ha realizzato ex novo la linea della pubblica illuminazione, opera che continua a essere implementata”.
La sindaca respinge inoltre con decisione alcuni passaggi contenuti nelle dichiarazioni riportate dagli organi di stampa: “Molto potrà dirsi della mia amministrazione e del mio percorso alla guida del Comune di Luco dei Marsi, oggi al secondo mandato, meno che io abbia passato il tempo “inaugurando eventi folkloristici” o a fare “dichiarazioni di facciata”. Consiglio a chi parla di dare una ripassata alle opere da noi realizzate: sono tante e si rischia di dimenticarne qualcuna, come la stessa illuminazione nell’area”.
Infine, De Rosa ha rivolto un invito agli organi di informazione: “Le denunce sono sempre legittime, purché presentate da soggetti responsabili e rintracciabili, e rese nel rispetto della verità dei fatti e dei diritti delle persone coinvolte, incluso quello a non essere diffamati”.
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