Pescina. Grande partecipazione di pubblico arrivato da tutta la Marsica per il quarto e ultimo incontro del percorso “800 Voci per la Terra – Festival del Creato”, che si è svolta nella sala conferenze Ignazio Silone del Teatro San Francesco. Tema dell’incontro: “Povertà culturali e lavoro della terra ieri e oggi”.
L’appuntamento, moderato da Gino Milano, ha visto gli interventi del sindaco di Pescina Mirco Zauri, dell’antropologo Ernesto Di Renzo (MarsicaLand), di Antonio De Lellis (Pax Christi) e la conclusione del vescovo dei Marsi, monsignor Giovanni Massaro.
Le radici del progetto. Nel suo intervento introduttivo, Gino Milano ha ricordato che il ciclo di conferenze si inserisce nelle celebrazioni per gli 800 anni del Cantico delle Creature e nel decennale dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. «Siamo chiamati a una conversione umanistica, globale e sistemica» ha affermato, sottolineando il valore di Pescina come sede dell’evento, città natale di Ignazio Silone, che ha raccontato come pochi le questioni sociali e le ingiustizie legate al Fucino.
Il sindaco Mirco Zauri ha evidenziato come l’iniziativa si inserisca anche nel calendario del Premio internazionale Ignazio Silone, giunto alla XXVIII edizione, e nel percorso di candidatura di Pescina a Capitale italiana della Cultura 2025.
Le riflessioni degli esperti. L’antropologo Ernesto Di Renzo ha ripercorso la storia del Fucino, definendo il prosciugamento del lago «una violenza subita dalla terra», che ha stravolto geografie, relazioni sociali e rapporti di lavoro. Ha richiamato il pensiero di papa Francesco nella Laudato si’, affermando che «noi siamo l’ambiente» e che la frattura con la natura è anche un trauma psichico e comunitario. «San Francesco ci insegna che non siamo superiori alla terra, ma parte di essa – ha sottolineato – e che solo ricucendo il legame con il creato e con i fratelli potremo ritrovare armonia».
Il coordinatore nazionale di Pax Christi, Antonio De Lellis, ha tracciato un parallelo tra le ingiustizie vissute dalle comunità del Fucino e quelle subite dai popoli oppressi, in particolare i palestinesi. «Non può esistere economia senza comunità – ha affermato –. Il vero benessere nasce dal capitale umano, dai giovani, senza i quali non c’è sviluppo». De Lellis ha ricordato anche esperienze di lotte sociali per la gestione dell’acqua, in Abruzzo e Molise, sostenute dalla Chiesa e dalla CEI, come esempi concreti di giustizia e di integrazione.
Le conclusioni del vescovo. A chiudere l’incontro è stato il vescovo dei Marsi, mons. Giovanni Massaro, che ha richiamato l’attenzione sulla centralità dei giovani e del lavoro: «È necessario rafforzare il legame tra scuola, territorio e impresa, accompagnare le nuove generazioni e valorizzare la cultura e le bellezze del territorio».
Il vescovo ha richiamato Ignazio Silone, capace di dare voce agli ultimi, e ha invitato a combattere l’esclusione e l’indifferenza: «Gli 800 anni del Cantico non sono una ricorrenza – ha detto – ma un invito a rimettere al centro Dio, i fratelli e il creato nella nostra vita personale e comunitaria». E ha concluso con un auspicio: «Che il Signore ci doni occhi per vedere, mani per accogliere, cuore per custodire la terra, le relazioni, la memoria e la speranza».
Verso Pescasseroli. Con l’appuntamento di Pescina si chiude il ciclo di conferenze preparatorie all’evento centrale di Pescasseroli del 13 e 14 settembre 2025, due giornate che vedranno incontri, laboratori, preghiere ecumeniche e la firma della Carta del Creato, patto simbolico e operativo per una nuova alleanza tra fede, cultura e tutela ambientale.