Ortona dei Marsi. Sono arrivati i risultati definitivi della necroscopia relativa all’orso adulto trovato morto a metà aprile nei pressi di Forca Caruso, nel Comune di Ortona dei Marsi.
Il 17 aprile erano stati comunicati i primi accertamenti, che avevano confermato come l’animale fosse un maschio adulto di 203 kg di peso. Mancavano però gli esami tossicologici e quelli di laboratorio per la ricerca di eventuali patologie infettive, attività che richiedono tempi più lunghi.
Adesso, grazie agli approfondimenti svolti sia presso la Clinica Veterinaria dell’Università di Teramo, dove è stata effettuata una radiografia total body, sia presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, è possibile avere un quadro completo delle cause della morte dell’orso. La situazione si è rivelata complessa a causa delle condizioni non ottimali della carcassa e dell’avanzato stato di decomposizione.
Tra le principali evidenze:
- Esami tossicologici: esclusa la presenza di sostanze tossiche nei tessuti emuntori (fegato e reni), quindi l’orso non è morto per avvelenamento.
- Analisi radiografiche e necroscopiche: assenza di lesioni compatibili con investimenti da veicolo. Sono invece presenti lesioni esterne compatibili con graffi, morsi e unghiate di un altro orso. L’animale presentava uno stato nutrizionale buono, confermato dal peso, particolarmente significativo considerando il periodo post-letargo.
- Tempistica della morte: la necroscopia ha confermato che l’animale era deceduto almeno 48 ore prima del ritrovamento, con conseguente alterazione di organi e tessuti, che ha limitato le possibilità analitiche.
- Ferite da arma da fuoco: radiografia e analisi confermano la presenza di piccoli pallini, utilizzati per la caccia all’avifauna, che non hanno però determinato il decesso.
- Infezione sistemica: la carcassa evidenziava una condizione setticemica, cioè una infezione diffusa nel circolo sanguigno, responsabile della morte. Tuttavia, l’agente patogeno specifico non è stato identificato a causa della decomposizione avanzata.
In sintesi, l’orso non è morto né per avvelenamento, né per investimento, né per arma da fuoco. Resta comunque preoccupante il fatto che siano state rinvenute ferite da fucile, un comportamento ricorrente e grave che evidenzia come alcuni individui continuino a sparare agli orsi.