Avezzano. È ora disponibile la seconda puntata di “Terra promessa, terra permessa”, che ha come protagoniste Amal Sadik e Mariam Sennaoui: due adolescenti che parlano di sé, della loro quotidianità e dei sogni che guardano al futuro. Attraverso le loro parole emerge l’immagine di una generazione che cerca nuovi legami e nuove radici senza rinunciare alla propria identità.
Un microfono acceso nelle scuole, tra i corridoi dove ogni giorno si incontrano culture, storie e speranze diverse. È qui che prende vita il podcast ideato da Gino Milano, presidente di Rindertimi ETS, e sostenuto dalla Regione Abruzzo. Un progetto che punta a raccontare l’inclusione non come slogan, ma come esperienza concreta di vita quotidiana.
“La scuola è il luogo privilegiato d’incontro” spiega Milano, “dove ragazzi provenienti da paesi lontani e figli di famiglie straniere nati in Italia condividono difficoltà e prospettive. Abbiamo provato a immaginare non solo il presente, ma anche i mondi futuri che questi giovani desiderano e cercano di rendere possibili”.
Il titolo stesso del progetto custodisce un messaggio simbolico: terra promessa come ricerca del “bene-essere”, inteso come essere bene più che come semplice benessere; terra permessa come spazio reale in cui i sogni possono trovare il modo di trasformarsi in realtà.
Il podcast si muove lungo due binari principali: da un lato le madri migranti e il loro percorso di apprendimento della lingua italiana; dall’altro i giovani e la scuola, con la loro energia, i desideri e le difficoltà quotidiane.
Grazie al sostegno dell’Assessorato alla Formazione e alle Politiche sociali, il progetto mette in rete figure diverse – assistenti sociali, psicologi, volontari, giovani del servizio civile – creando un laboratorio collettivo di confronto.
“L’inclusione non è un concetto astratto” conclude Milano, “ma la capacità di trasformare i sogni in percorsi concreti, affrontando insieme gli ostacoli e costruendo una società più aperta e accogliente”.