Canistro. Santa Croce esclusa dalla gara per le acque minerali, il Consiglio di Stato accoglie la richiesta della società e sospende la sentenza del Tar.
Il primo agosto il Consiglio di Stato (Sezione V) ha pubblicato l’Ordinanza cautelare numero 2878/25, accogliendo la richiesta presentata dalla Società Santa Croce e sospendendo gli effetti della sentenza del TAR Pescara numero 205 del 21 maggio 2025.
Il TAR aveva infatti respinto il ricorso della Società contro il bando pubblicato da Aric (oggi AreaCom) per l’assegnazione delle concessioni relative alle sorgenti di Sant’Antonio Sponga e Fiuggino, nel Comune di Canistro. Tuttavia, lo stesso TAR aveva ammesso in via cautelare la partecipazione della Santa Croce alla gara, anche alla luce dell’autorizzazione rilasciata dal Tribunale di Roma, che segue la procedura di concordato con continuità aziendale in corso. AreaCom, a sua volta, aveva valutato positivamente l’offerta di Santa Croce, tanto da proporla come aggiudicataria.
Con l’ordinanza del 1.08, i giudici del Consiglio di Stato hanno ritenuto che i motivi di appello sollevati da Santa Croce siano fondati, almeno in via preliminare. In particolare, si è contestata la legittimità del bando laddove esclude le imprese in concordato con continuità aziendale, così come la validità dei provvedimenti di esclusione e della normativa regionale su cui si fondano.
Il Consiglio ha ricordato che la finalità del concordato con continuità aziendale – previsto oggi dal Codice della Crisi – è proprio quella di permettere all’impresa di proseguire l’attività, incluse le gare pubbliche. Inoltre, pur riconoscendo che le acque minerali sono materia regionale, ha sottolineato che le regole di accesso alle gare rientrano nella competenza dello Stato, poiché riguardano la concorrenza e l’ordinamento civile. Di conseguenza, non è ammissibile – secondo il Consiglio – una normativa regionale disomogenea che crei incertezza o discriminazioni.
La Società è assistita nel giudizio dagli avvocati Mariangela Di Giandomenico (foro di Roma), Claudio Di Tonno (foro di Pescara) e Matteo Di Tonno (foro di Bologna).
Anche se si tratta di una decisione cautelare e provvisoria, questa pronuncia del Consiglio di Stato chiarisce importanti questioni che la Società sostiene da tempo. Si auspica che il pronunciamento contribuisca a superare dubbi e pregiudizi, riconoscendo pienamente la legittimità della partecipazione della Santa Croce alla gara e alla possibile assegnazione delle concessioni in oggetto.