Magliano dei Marsi. Lo scorso 3 agosto, un cervo è stato trovato morto lungo la Strada Statale 578 Salto-Cicolana, al confine tra la Regione Abruzzo e la Regione Lazio. A distanza di giorni, la carcassa è ancora lì, visibile e in avanzato stato di decomposizione.
La situazione è peggiorata due giorni dopo, quando, a circa cinquanta metri di distanza, un secondo cervo è stato investito nello stesso tratto. Anche in questo caso, il corpo dell’animale non è stato rimosso.
A segnalare la vicenda è stato il cittadino Alfonso Gargano, che in un post sui social ha espresso sconcerto per l’assenza di interventi.
“La cosa brutta è che sta ancora lì, al bordo della strada gonfio ed in putrefazione. Due giorni dopo, 50 metri più avanti, un altro cervo è stato investito e anche quella carcassa è ancora lì. Veramente nessuno riesce ad intervenire per la rimozione o quantomeno per lo spostamento? Non è un bel vedere…!” dichiara Alfonso Gargano.
“In quel tratto sulla S. S. 578 al confine tra la Regione Abruzzo e la Regione Lazio, forse l’unico modo a tutela sia degli automobilisti che della fauna selvatica, potrebbe essere di creare un corridoio ecologico, altrimenti è una mattanza continua, ma soprattutto di elevato rischio per chi vi transita, questo un mio personale pensiero non essendo un esperto del settore”, conclude.
La permanenza delle carcasse lungo la carreggiata, oltre a rappresentare un problema igienico e di decoro, costituisce un evidente pericolo per la sicurezza stradale. È evidente che bisogna adottare provvedimenti urgenti ed efficienti per rimuovere gli animali e l’adozione di misure preventive concrete, affinché episodi simili non continuino a trasformare quel tratto di strada in una trappola mortale per la fauna selvatica e un rischio costante per chi vi transita.