Roma. Oggi abbiamo verificato sulla nostra pelle che le vie del Signore sono davvero infinite e improbabili, e abbiamo vissuto un momento che quasi a nessuno è concesso, ma andiamo con ordine: dopo la sveglia ci siamo diretti in zona vaticana, per seguire una catechesi “Monsignor Morandi” nella Basilica di San Giuseppe in Trionfale, dove 3 importanti figure ci hanno parlato dello Stupore, del guardare la realtà con meraviglia perché rappresenta un disegno di Dio.
È davvero stupefacente che ci siano personaggi molto importanti nell’ambito della scienza o della fede che credono alla coincidenza di entrambe: l’astrofisica si limita a studiare tutto ciò che forma l’universo, le sue origini, stelle, pianeti, galassie, e facendo ciò si meraviglia della sua immensità e del suo ordine. Questa meraviglia è la chiave di tutto il suo lavoro e ricerca. Parole del genere hanno una grande influenza su giovani come noi. In seguito avevamo un’unica meta: la festa degli italiani in Piazza San Pietro, a cui è seguita una liturgia presieduta dal Cardinale Matteo Zuppi. Siamo arrivati in piazza all’apertura dei controlli, quindi siamo riusciti a prendere dei posti nel primo settore, un punto davvero molto vicino, ma sotto il sole che per 3 ore non ha concesso nemmeno una pausa. Numerosi cantanti, band e attori si sono alternati, tra cui Mr. Rain, Il conservatorio dell’Aquila che ha animato la liturgia, e Alessandro Preziosi.
Il nostro coordinatore, Don Antonio, si trovava già sopra il piazzale per celebrare l’evento, e, meraviglia delle meraviglie, ci arriva la notizia che potevamo salire sopra con dei pass anche noi. Abbiamo preso posto, ma non era sufficiente: i ragazzi dello staff ci hanno chiesto di spostarci sul lato sinistro del presbiterio che vediamo davanti la porta Santa in televisione, in seconda e terza fila accanto a vescovi, cardinali e segretari. Abbiamo parlato con il Cardinale Lorenzo Baldisseri (il primo ad essere stato nominato da Papa Francesco nel 2013), il vescovo Dino Marchiò, il segretario del Cardinale Matteo Zuppi, il segretario generale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana)… tutte queste persone di altissimo livello sono state gentilissime con noi ragazzi, mostrandoci autorità, raccontandoci aneddoti, e rispondendo alle nostre numerose domande. Alla domanda: “Cosa ne pensa di Papa Leone?” La risposta è stata: “È l’uomo giusto al momento giusto, pieno di grinta ed energia.”
Durante l’omelia fatta da Zuppi, egli ha condannato con una dura violenza tutto l’orrore della guerra, ricordandoci che dobbiamo essere uniti, e scadendo queste parole: “Tutti, tutti, tutti”, ricordò il grido di Papa Francesco alla GMG a Lisbona 2023 “Todos, todos, todos”.
Alla fine ha dichiarato: “Ed ora, mettiamo subito in pratica ciò che pensiamo sulla gioia e la condivisione, scambiatevi un segno di pace. Subito, veloci.” Quella energia, l’energia di 50 mila italiani nella piazza, ha suscitato in noi una grande allegria e rispetto. Al termine della giornata, stanchi ma felici come mai, siamo rientrati nella nostra casa temporanea. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di Don Antonio, Don Domenico e Piero Mancini, responsabile di Pastorale Giovanile, che ci hanno fatto vivere un’esperienza unica e irripetibile. Ma oltre a loro, noi abbiamo visto un aiuto da ancora più in alto, una mano provvidenziale che ha voluto premiare forse la nostra gioia, la meraviglia, l’impegno, ma soprattutto l’unità di un gruppo che solo 4 giorni fa non esisteva, e oggi si è stretto con i canti nel piazzale della Magna Ecclesia.
Valerio Montaldi