Avezzano. Un territorio artificiale, nato dalla più imponente opera di bonifica del mondo, oggi lasciato senza difese.
Il Fucino rischia di sprofondare nel fango e nel caos, mentre la Regione Abruzzo cancella il fondo storico per la manutenzione dei canali di bonifica primari, mettendo a repentaglio l’intera Marsica.
Confagricoltura L’Aquila lancia l’allarme: la riduzione di oltre 241.559,18 euro al capitolo della bonifica del Fucino è un atto di gravità inaudita, un taglio del 61,05% che espone cittadini, aziende agricole, centri abitati e persino poli industriali strategici – come la piattaforma spaziale Telespazio – a un rischio idrogeologico concreto.
“È un disastro annunciato – dichiara Fabrizio Lobene, Presidente di Confagricoltura L’Aquila – Tagliare questi fondi significa lasciare il territorio senza protezione anche e soprattutto nei mesi invernali, quando le acque piovane devono essere convogliate e drenate all’interno della “galleria Torlonia”. Significa spalancare la porta a esondazioni, allagamenti, perdita di raccolti e danni alle infrastrutture agricole, magazzini di lavorazione degli ortaggi, industrie, il polo strategico del Telespazio situati all’interno e lungo i confini dell’ex lago come avvenne il 18/3/2011.”
Il fondo tagliato non è una voce qualunque: esiste da sempre, è parte integrante della riforma agraria e ha sempre garantito la sopravvivenza di un ecosistema unico al mondo, totalmente dipendente da una manutenzione idraulica costante. Fino alla soppressione dell’ARSSA questo fondo era assicurato dalla legge di bilancio statale perché “la protezione di questo territorio era dichiarata di preminente interesse nazionale”.
Ma non finisce qui. La Regione ha deciso anche di colpire duramente i ristori per i danni da fauna selvatica, con un taglio di oltre 228.266,91 euro (-67,38%), più, un altro taglio di 38.044,49 (-67,38%), specifico per la fauna selvatica protetta, gettando nella disperazione centinaia di allevatori e agricoltori già stremati dagli attacchi di cinghiali, lupi e cervi.
Una vera e propria beffa, dopo la grande manifestazione davanti all’Emiciclo dell’Aquila, che solo pochi mesi fa aveva scosso le coscienze istituzionali e acceso i riflettori sul problema.
“Prima ci ascoltano, poi ci colpiscono. Prima promettono, poi tagliano. È uno schiaffo in faccia a tutto il comparto agricolo – prosegue Lobene –. La fauna continua a devastare i campi e a sbranare bestiame, ma la politica taglia persino i rimborsi. È pazzesco, è irresponsabile, è criminale.”
Un attacco sistematico al mondo rurale che appare ormai non solo dimenticato, ma apertamente penalizzato.
“Stanno smontando pezzo per pezzo le fondamenta di un’intera economia – conclude il Presidente di Confagricoltura L’Aquila –. Il Fucino non è solo agricoltura, è ingegneria, innovazione, storia. È sicurezza per tutta la Marsica. Se salta la bonifica, salta tutto. E nessuno potrà dire che non era stato avvisato.”