Avezzano. Il giudice del tribunale di Avezzano, Marco Scimia, ha condannato su richiesta del pm i due fratelli di Ovindoli, residenti a Santo Iona, V.V. di anni 28 e F.V. di anni 24, difesi dall’avvocato Daniele Cantelmi, alla pena di otto mesi il primo e nove il secondo, il tutto per aver causato lesioni gravi con l’uso di una arma bianca (presumibilmente una mazza di legno) per la durata di ventisei giorni, violenza privata e minacce nei confronti di un ragazzo di celano G.F. di anni 29, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia, oltre la liquidazione dei danni da stabilirsi in separata sede e l’assegnazione di una provvisionale pari ad euro duemila, nonché le relative spese processuali. I fatti verificatesi nella notte tra il 20 ed il 21 aprile 2009 in una zona sud di Avezzano, attraverso la sua rivisitazione nella lunga fase istruttoria dibattimentale dove sono stati sentiti circa una decina di testimoni, hanno reso possibile riconoscere l’esatto andamento della vicenda e la relativa aggressione subita da G. F., il quale per futili motivi, legati molto probabilmente ad una pregressa vicenda sentimentale, hanno comportato la condanna dei fratelli alla pena inflitta dal Giudice di Avezzano. L’evento, che da una parte ha trovato il soddisfacimento della persona offesa, dall’altra sarà chiaramente oggetto di appello da parte del difensore dei fratelli e lascerà un chiaro strascico nella vita di entrambe le fazioni, considerato che alcuni testimoni sono stati deferiti alla locale Procura per il reato di falsa testimonianza.