Capistrello. Martedì alle 17.30, nello scenario della pizza Risorgimento di Capistrello si terrà un importante incontro sul dialetto e sul territorio di Capistrello e delle sue due frazioni, Corcumello e Pescocanale.
Verrà presentato lo studio condotto nella scorsa primavera dal Prof. Davide Boccia sul dialetto proprio del territorio che dagli studiosi del settore viene definito come appartenente al gruppo “mediano” proprio dell’Italia centrale, in una fascia comprendente la maggior parte del Lazio, tutta l’Umbria, la zona centrale delle Marche oltre a piccole aree della Toscana e dell’Abruzzo.
Il Capistrellano, come anche il corcumellano ed il pescocanalese, può essere inserito nella varietà linguistica palentino-carseolana insieme ai dialetti di Antrosano, Albe, Castelnuovo, Massa d’Alba, Alba Fucente, Sante Marie, Scurcola Marsicana, Tagliacozzo e Carsoli; questa classificazione delimita un’area geografica ben precisa differenziandola anche da altri dialetti della zona che vengono più propriamente definiti “meridionali”.
È la prima volta che viene condotto uno studio sistematico di questi particolari linguaggi con una analisi specialistica condotta dal Prof. Boccia, nativo di Opi, che nel laurearsi presso l’Università di Torino ha discusso la tesi di laurea in dialettologia dal titolo “Descrizione linguistica del dialetto di Opi (AQ)”.
Il Prof. Boccia, pur risiedendo normalmente in Piemonte, ha continuato nel tempo ad approfondire la tematica del dialetto dei paesi della provincia dell’Aquila producendo analoghi studi per i paesi della Vallelonga, dell’Alto Sangro, Alto Giovenco, Alto Sagittario, Altipiani Maggiori d’Abruzzo, Conca del Fucino, Altopiano delle Rocche e con questo studio ha incominciato ad affrontare la fascia più occidentale dell’Abruzzo: la Valle di Nerfa e la Valle Roveto.
Contestualmente al dialetto ha effettuato anche una ricerca sulla memoria geografica dei luoghi studiati e, in particolare, per i luoghi del territorio di Capistrello, Corcumello e Pescocanale ha raccolto la memoria di ben 343 toponimi riferiti a 322 luoghi; in alcuni casi si è riusciti ad identificare luoghi legati a memorie del XIV e XVI secolo.
La ricerca è stata possibile grazie alla collaborazione di Annalisa De Meis e Angelo Fracassi (Capistrello), Maddalena Valente e Francesco Eligi (Corcumello), Emilia De Vecchis e Fabrizio Petroni (Pescocanale).