Trasacco. Due giornate intense all’insegna della memoria, della tradizione e del senso civico. Trasacco ha accolto centinaia di alpini provenienti da tutto l’Abruzzo e dalle regioni limitrofe, in un evento che ha saputo unire solennità istituzionale e profonda partecipazione popolare.
Le celebrazioni sono iniziate sabato mattina con l’arrivo degli alpini in paese. Al monumento ai caduti, in piazza, si è svolta la deposizione della corona d’alloro alla presenza delle autorità civili e militari, accompagnata dalla benedizione del parroco don Francesco Grassi.
A seguire, nella sala consiliare del Comune, il sindaco Cesidio Lobene ha conferito la cittadinanza onoraria al 9° Reggimento Alpini dell’Aquila, un riconoscimento che suggella il legame profondo tra Trasacco e il corpo alpino.
Nel pomeriggio, alle 16, un momento di raccoglimento si è tenuto al santuario degli alpini di Candelecchia, sulla montagna che domina il paese. Anche qui è stata deposta una corona in memoria dei caduti, in un clima di solidale commozione.
La giornata si è chiusa in serata, alle 21, con un concerto nella basilica dei Santi Cesidio e Rufino. Due cori, da Pescasseroli e Celano, si sono alternati in un repertorio di canti alpini, emozionando il pubblico accorso numeroso.
Questa mattina, alle 11, gli alpini si sono ritrovati al monumento ai caduti, punto di partenza della giornata conclusiva. Da lì ha preso il via la grande sfilata per le vie del paese: un corteo imponente e festoso che ha visto la partecipazione di gruppi alpini da ogni angolo dell’Abruzzo, ma anche da Lazio e Molise. Il centro cittadino si è riempito di applausi e strette di mano, in un clima di entusiasmo e riconoscenza.
Per Cesidio Cambise, presidente del gruppo ANA di Trasacco, “Trasacco è tra i gruppi più numerosi della regione. Abbiamo richiesto di ospitare il raduno regionale 2025 e il consiglio sezionale dell’Aquila ha accolto con favore la proposta. Per noi è un grande onore”.
La sfilata si è conclusa in piazza Matteotti, dove era stato allestito un palco per accogliere le autorità. Qui la cittadinanza ha reso omaggio agli alpini e ha ascoltato con attenzione gli interventi di rappresentanti dell’Associazione Nazionale Alpini e delle istituzioni locali.
Il sindaco Cesidio Lobene ha sottolineato il valore simbolico e civile degli alpini.
“Sono un esempio per le nuove generazioni”, ha affermato, “un corpo che incarna i valori sani e fondanti del nostro Paese.”
Sono intervenuti anche il sindaco di Gioia dei Marsi e vicepresidente del Consiglio provinciale dell’Aquila Gianluca Alfonsi, che ha definito gli alpini “portatori di pace nel mondo”, e l’assessore regionale Mario Quaglieri, già sindaco di Trasacco, che ha rivolto un appello ai più giovani “non dimenticate chi ha reso grande la nostra nazione. Ripartiamo dai piccoli gesti, come onorare la nostra bandiera”.,
Per due giorni Trasacco si è trasformata in un punto di riferimento per chi porta con orgoglio il cappello con la penna nera. La partecipazione è stata straordinaria: persone di tutte le età, provenienti da tutto il Centro Italia, hanno condiviso un momento di memoria collettiva. Fabrizio Beltrame