Tagliacozzo. Un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) gestito senza agenti di polizia locale in servizio, in piena notte e senza alcuna forma di tutela. È accaduto qualche sera fa a Tagliacozzo, Comune in cui è stata tolta la reperibilità alla polizia locale. Senza che fosse previsto alcun piano alternativo o procedura sostitutiva: a quanto pare, è entrata in vigore la prassi del “chi può, interviene”.
Intorno alle 21:30, i sanitari dell’Asl, così come prevede la procedura, hanno chiesto l’intervento degli operatori di polizia locale per garantire la sicurezza durante il trasferimento di un paziente psichiatrico.
I sanitari si sono trovati però di fronte a una risposta negativa, in quanto già da tempo l’amministrazione comunale di Tagliacozzo ha eliminato la reperibilità, anche nei casi di emergenza. Il paradosso è che questa volta non si tratta di assenza o di carenza di personale. La reperibilità è stata semplicemente abolita dall’amministrazione.
Davanti all’emergenza e vista anche la delicatezza del caso, il comandante del corpo, Paolo Pascucci, nonostante non ci fossero obblighi operativi, si è messo a disposizione, seguendo l’intero trasferimento del paziente, fino all’ospedale dell’Aquila.
Il TSO non è un intervento qualunque: implica l’accompagnamento forzato di persone fragili e spesso non collaborative, dove la presenza della polizia locale è prevista dalla legge a tutela dell’incolumità di tutti. A Tagliacozzo però, ormai da mesi, l’intero peso ricade di fatto solo sul personale sanitario, senza garanzie e senza supporto istituzionale. E quindi senza regole e senza sicurezza.