Avezzano. Si è concluso con grande partecipazione e un tangibile spirito di collaborazione il primo incontro informativo promosso dal Centro Sclerosi Multipla dell’Ospedale “Santi Filippo e Nicola” di Avezzano, svoltosi lo scorso 3 giugno nell’Aula Magna dello stesso presidio ospedaliero.
L’incontro, significativamente intitolato “Insieme”, ha rappresentato un momento di dialogo e confronto dedicato alle persone con Sclerosi Multipla, Neuromielite Ottica e MOGAD, ai loro familiari, accompagnatori e agli operatori sanitari della rete territoriale.
Ad aprire i lavori sono state le dottoresse Simona Sacco e Federica De Santis, che hanno illustrato il lavoro del Centro Sclerosi Multipla e il contesto clinico e sociale della Marsica, evidenziando la volontà di attivare percorsi più integrati e inclusivi.
A seguire, sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni invitate: Elio Ruggiero, Area Manager AISM Abruzzo, ha illustrato il cammino di AISM, i risultati raggiunti e le battaglie in corso; la psicologa Cinzia Raparelli, della sezione AISM dell’Aquila, ha offerto uno sguardo umano e clinico sulle problematiche psicologiche più frequenti riscontrate nel percorso con persone affette da SM.
Ha concluso questa prima parte l’intervento di Cristina Urilli, socia fondatrice di AINMO, che ha raccontato la nascita dell’associazione e il suo impegno nel supporto alle persone con Neuromielite Ottica e MOGAD, patologie rare e ancora poco conosciute, per le quali è fondamentale costruire alleanze cliniche e sociali.
La seconda parte dell’incontro ha visto un dialogo aperto e partecipato tra i professionisti del centro (medici, psicologi, fisioterapisti) e i rappresentanti delle associazioni, con il contributo attivo di caregiver e pazienti.
Il confronto ha fatto emergere la volontà comune di costruire una rete operativa e funzionale tra l’ambito clinico e quello associativo, per rispondere in modo più efficace ai bisogni reali delle persone.
Sono stati affrontati temi rilevanti come: le problematiche lavorative e il collocamento mirato, la rete familiare e sociale come risorsa, i sintomi invisibili e l’importanza di puntare sulle funzionalità residue, senza dimenticare gli aspetti cognitivi e psicologici, spesso trascurati.
Importante e apprezzata la partecipazione diretta delle persone con SM, che hanno posto domande concrete, condiviso esperienze, espresso bisogni e aspettative. Una presenza viva che ha restituito senso e profondità all’intero incontro.
L’evento si è chiuso con una dichiarazione d’intenti chiara: questo è solo il primo passo. Il Centro Sclerosi Multipla di Avezzano ha annunciato che nel corso dell’anno verranno proposti nuovi momenti di ascolto, informazione e confronto, costruiti sulla base delle esigenze emerse e con il coinvolgimento delle realtà del territorio.
Un segnale forte e concreto: la cura non passa solo dalle terapie, ma anche dal dialogo, dall’incontro e dalla costruzione di una rete vera. Insieme.