Carsoli. E’ stata eseguita l’autopsia presso l’Ospedale di Avezzano, di O.Z, la donna cinquantaduenne ucraina, trovata senza vita in avanzato stato di decomposizione nella sua casa a Carsoli in pieno centro storico. Secondo alcune indiscrezioni il referto autoptico avrebbe escluso il dolo. Il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali, sicuramente un malore che l’ha colpita mentre era in camera da letto. Il corpo è stato infatti ritrovato a terra, nella stanza posta al piano superiore, dove la luce era rimasta accesa per circa due mesi. Come si ricordera’ è stato l’odore nauseabondo che si sentiva in zona che aveva spinto alcuni vicini a chiedere l’intervento dei Carabinieri. La macabra scoperta ha dato quindi l’amaro responso. La casa dove viveva O.Z. era di sua proprieta’, e la stessa prestava servizio in un nosocomio romano . Il magistrato ora ha disposto l’accertamento effettivo dell’identità della salma che al momento risulta essere giuridicamente solo presunto. La donna ha due figli in ucraina, i quali non sono ancora potuti venire in Italia per motivi burocratici. La Procura ha quindi disposto la presenza obbligatoria dei figli notificata all’Ambasciata d’Ucraina in Roma. All’arrivo dei congiunti, verrà eseguito l’esame del DNA sui figli e sulla donna defunta, dopodichè, una volta accertata ufficialmente l’identita’ della donna il magistrato potra’ restituire la salma per lo svolgimento dei funerali che saranno presi in carico obbligatoriamente dal Comune di Carsoli. Attualmente la salma è stata posta in custodia al comune di Carsoli ed è tumulata provvisoriamente nel cimitero di Tufo. Una storia amara, che ha suscitato molti interrogativi e riflessioni, nessuno sicuramente può farci niente, ma forse dovrebbe essere riscoperto un maggiore senso di comunità.