Avezzano. Scoppia il caso in LFoundry dopo le contestazioni ad alcuni lavoratori e ad alcune lavoratrici per il tempo impiegato per andare in bagno. Nell’azienda più grande del territorio cresce la tensione tra i vertici dello stabilimento e le organizzazioni sindacali.
“La novità delle ultime ore sono le contestazioni che alcuni lavoratori addetti ai turni hanno ricevuto in questi giorni a causa del tempo impiegato per andare al bagno”, hanno spiegato i rappresentanti di Fim – Cisl, Fiom – Cgil, Uil – Uil e le rsu di stabilimento, “per chiarezza, vogliamo precisare che: il Contratto collettivo dei lavoratori prevede che “Con decorrenza dal 1° luglio 1978 tutti i lavoratori addetti a turni avvicendati beneficiano di mezz’ora retribuita per la refezione nelle ore di presenza in azienda”.
I rappresentanti dei sindacati hanno inoltre aggiunto che “i tempi di vestizione/svestizione rientrano nell’orario di lavoro. A tal proposito ricordiamo che le operazioni di vestizione/svestizione per il personale LFoundry addetto ai turni è particolarmente impegnativo perché deve rispondere a stringenti criteri di decontaminazione particellare, superiori a quelli previsti per le sale operatorie.
In molti casi per uscire dall’area produttiva e prima di raggiungere i servizi igienici o l’area mensa occorre percorrere lunghi corridoi impiegando diversi minuti di cammino. Come già fatto recentemente, per la gestione del CDS e per il rispetto del CCNL, la delegazione sindacale valuterà la possibilità di fare tutti i passaggi del caso, al fine di garantire il benessere fisiologico di tutte le lavoratrici e i lavoratori durante la loro presenza nello stabilimento.
Ma davvero la dirigenza LFoundry piuttosto che preocuparsi di come fronteggiare il vertiginoso calo dei volumi produttivi pensa che il problema dell’azienda sia il tempo impiegato dai lavoratori e dalle lavoratrici per andare al bagno?”.