Massa d’Albe. “Parole discriminatorie da parte del Sindaco Nicola Blasetti nel suo ultimo post su Facebook, dove scriveva: ‘Non si accettano lezioni da Oriundi o da Emigranti’,” afferma il gruppo di minoranza in Consiglio comunale di Massa d’Albe. “Poco dopo il post è stato cancellato, forse accorgendosi dei toni eccessivi. Ma il danno era ormai fatto.”
“In una nota pubblicata subito dopo,” prosegue la minoranza, “sempre il Sindaco invita uno dei contestatori a tacere per evitare che raccogliesse consenso, perché – a suo dire – i contestatori sono fastidiosi e dunque devono restare in silenzio. Se queste sono le espressioni che gli vengono quando apre bocca, forse è meglio per lui tornare al silenzio, allo sguardo vacuo e alla testa bassa a cui siamo abituati in Consiglio comunale.”
“Se hanno deliberatamente scelto di non commemorare l’80esimo anniversario del 25 Aprile,” dichiara ancora la minoranza, “non possono certo giustificarsi dicendo che ‘si è sempre fatto così’. Una simile motivazione non regge. Si assumano le responsabilità di ciò che fanno e soprattutto di ciò che non fanno, perché questa è un’amministrazione di ombre e fumo, altro che trasparenza.”
“Nella loro smania di screditare e denigrare chi li critica,” sottolinea il gruppo, “non si rendono conto delle continue contraddizioni e dimostrano una totale ignoranza del senso delle istituzioni, un’inadeguatezza politica e una manifesta incapacità amministrativa, che stanno trascinando il nostro Ente e il nostro territorio verso la rovina.”
“E non basta,” incalza ancora la minoranza. “Nel loro affannarsi a lanciare accuse, si arrogano persino il diritto di decidere chi appartiene o meno a una comunità, parlando con leggerezza di Oriundi ed Emigrati. Ma chi stabilisce se qualcuno ‘appartiene’ davvero a una comunità? Certamente non loro. Sono concetti delicati, complessi, eppure si elevano a giudici del popolo con una preoccupante disinvoltura.”
“La loro prepotenza e la presunzione di definire chi può essere considerato parte di una comunità,” conclude la minoranza, “sono la manifestazione di una profonda ignoranza e di un bassissimo senso delle istituzioni. L’uscita del Sindaco – poi cancellata – ne è la conferma. Sono gli stessi che non considererebbero un Leonardo da Vinci italiano perché espatriato, ma sarebbero i primi a rivendicare l’italianità della Gioconda. Quanta incoerenza, quanta ignoranza.”
“Da parte nostra,” termina il gruppo di minoranza, “non ci stancheremo mai di denunciare abusi, mancanze, calunnie e irregolarità da parte di chi non ha mezza idea di come si gestisca una pagina Facebook, figuriamoci un Comune italiano.”