Tagliacozzo. Il cuore della città batte all’unisono intorno al Volto Santo di Cristo, in una festa che non è soltanto memoria storica, ma esperienza viva di fede, amore e speranza. A presiedere la solenne celebrazione sarà questa mattina il cardinale Giuseppe Petrocchi, elettore al prossimo Conclave, mentre migliaia di fedeli gremiranno Piazza dell’Obelisco per ricevere la Benedizione.
Il vescovo dei Marsi, monsignor Giovanni Massaro, nel suo toccante messaggio, pronunciato durante la Santa Messa della vigilia, ha ricordato come il Volto di Gesù, segnato dalla passione, non rappresenti la sconfitta ma la gloria dell’amore che attraversa il dolore senza rinnegarlo. «Non è il volto di chi è stato vinto – ha sottolineato – ma di chi ha accettato di soffrire per amore nostro». Il Volto Santo, custodito in un dipinto seicentesco donato alla città dalla nobile Casa Colonna, diventa così segno luminoso di una presenza viva: il Cristo risorto che porta ancora le ferite della Croce come segni di misericordia eterna.
Ricollegandosi al Vangelo di Giovanni e agli Atti degli Apostoli, il vescovo ha illuminato il senso profondo della festa: il Volto Santo non è semplice icona, ma è memoria viva della presenza di Dio che si fa compagno di viaggio nelle nostre sofferenze quotidiane. È il volto che parla al cuore e consola chi è stanco, che guarisce l’anima di chi guarda con fede.
Oltre alla dimensione religiosa, monsignor Massaro ha sottolineato l’intreccio inscindibile tra il Volto Santo e l’identità civica della città di Tagliacozzo: «Non celebriamo solo una tradizione, ma un legame profondo – ha detto – un legame tra la fede e la storia, tra il volto di Cristo e i volti di ciascuno di noi». In un’epoca ferita da solitudini e frammentazioni, il Volto Santo invita la comunità a ritrovarsi, a ricomporsi come popolo, a camminare insieme con lo sguardo rivolto a ciò che salva.
Il vescovo ha poi rivolto un appello vibrante sia alla Chiesa locale che alla città tutta: essere una comunità dal volto umano e fraterno. «Una città capace di accogliere, una Chiesa capace di riconoscere nel volto dei poveri e dei sofferenti il volto stesso di Cristo». Un invito alto e necessario, che chiede a ogni cittadino e credente di farsi eco visibile dell’amore misericordioso di Dio.
In un passaggio carico di emozione, il vescovo di Avezzano ha anche voluto unire la voce di Tagliacozzo a quella della Chiesa universale, che in queste ore saluta il ritorno al Padre del Santo Padre Francesco. «Il suo volto segnato dalla dolcezza del Vangelo – ha detto – ha reso visibile il volto buono di Dio a tanti uomini e donne del nostro tempo». E ha ricordato, come testamento spirituale, le parole semplici e luminose di Papa Francesco: «Il volto di Dio è quello di un Padre misericordioso, che sempre ha pazienza e ci ama».
Oggi, mentre le chiarine risuoneranno dalla loggia comunale e la fontana dell’Obelisco zampillerà in festa per il suo bicentenario, la città intera innalzerà un unico canto: il canto di un popolo che sa di essere custodito da uno sguardo d’amore, il canto di Tagliacozzo che, attraverso il Volto Santo, rinnova la sua vocazione a essere terra di misericordia e di fraternità.