L’Aquila. Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre, il mondo piange il suo Vescovo di Roma. Una notizia che arriva nel giorno del Lunedì dell’Angelo e che sconvolge il globo. Il Pontefice aveva un legame speciale con l’Abruzzo che ha visitato, da Papa e in via ufficiale, in occasione della Perdonanza Celestiniana nel 2022.
Immagini potenti ed indelebili di un Francesco che aprì la Porta Santa, fecero il giro del mondo. Oltre all’Aquila, nel 2016 ha visitato il convento di San Francesco a Poggio Cinolfo, vicino Carsoli, e Sulmona il 4 luglio 2010, quando era ancora arcivescovo di Buenos Aires, per il centenario della nascita di Papa Celestino V.
“L’Aquila si unisce con commozione e profonda tristezza al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, pastore instancabile e guida illuminata che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità”. Lo scrive in una nota il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Il suo legame con la nostra città è stato profondo e sincero – aggiunge -. Con la visita del 28 agosto 2022 e l’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio, ha reso omaggio alla tradizione del Perdono Celestiniano, riconoscendone il valore universale e portando un messaggio di misericordia e speranza agli aquilani e al mondo intero. Un gesto che resterà scolpito nella memoria e nella storia della nostra comunità”.
“In quell’occasione, Papa Francesco aveva auspicato che ‘L’Aquila sia davvero capitale di perdono, capitale di pace e di riconciliazione’, riconoscendo il ruolo centrale della nostra città nella promozione dei valori celestiniani. Lo aveva ribadito di recente, citando la Porta Santa della Basilica di Collemaggio nella bolla di indizione del Giubileo 2025, segno tangibile della sua attenzione e del suo affetto per L’Aquila. E con il primo Premio del Perdono, conferitogli dalla nostra città, abbiamo voluto esprimere la nostra gratitudine per un Papa che ha incarnato, con la sua vita e il suo magistero, i valori più autentici del perdono, dell’umiltà e della vicinanza ai più fragili”.
“Oggi piangiamo la sua perdita, ma sappiamo che il suo insegnamento continuerà a guidarci. ‘Jemo ‘nnanzi’ – ci direbbe lui – con la forza della fede e della speranza. A nome dell’intera comunità aquilana, esprimo il più sentito cordoglio e mi unisco alla preghiera della Chiesa universale per un uomo che ha saputo essere guida, conforto e punto di riferimento per tutti noi”.