Avezzano. Gestione popolazioni selvatiche, Confagricoltura in perfetta sintonia con le tesi dell’assessore regionale Mauro Febbo: compito della Regione è attuare una corretta gestione delle popolazioni selvatiche ai fini di un equilibrato rapporto fra esse e le realtà agrosilvopastorali oltre che con le altre specie selvatiche. Concezio Gasbarro, vice presidente provinciale dell’associazione, assicura il massimo sostegno alla Regione, auspicando però, “che nei processi di mediazione e decisione politica e nei meccanismi istituzionali venga concesso maggiore spazio al mondo agricolo e a quello della ricerca per i naturali contributi che possono essere forniti alle strutture amministrative”. Confagricoltura, quindi, è pronta a collaborare per la realizzazione del censimento e di uno studio appropriato delle popolazioni di questi animali che notoriamente provocano danni incalcolabili alle coltivazioni, nei boschi, ai coltivatori e, in alcuni casi, come viene segnalato da autorità forestali e sanitarie, sono anche portatori di malattie che devono essere individuate e aggredite annunciati da Febbo. “Il rapporto tra popolazioni di ungulati e altre componenti dell’ecosistema, tra cui le coltivazioni agricole erbacee e arboree compresi pascoli e boschi”, spiega Concezio Gasbarro, “ ha raggiunto ormai livelli di compromissione piuttosto accentuati, che forse, pur sfuggendo ai più dell’ambientalismo metropolitano, meriterebbero maggiore attenzione e analogo grado di protezione per quanto rappresentano per la vita, il territorio e l’economia di molte aree dell’Abruzzo interno. Appare inoltre in tutta evidenza che la conoscenza oggettiva dei parametri tecnici, alla base di una corretta gestione, anche venatoria, della verificata espansione numerica degli ungulati, non può essere elusa, anzi è alla base di protocolli applicativi sui prelievi”.