Avezzano. Nell’ora del dolore e del commiato una comunità affranta ha tributato l’estremo saluto all’avvocato Antonio Milo, scomparso a soli 63 anni.
La Cattedrale dei Marsi ha accolto il feretro, il sagrato, la chiesa, la piazza, non ce l’hanno fatta a contenere la folla. Tantissime le persone accorse per dire addio al Principe del Foro, tra loro numerosi i primi cittadini marsicani. I colleghi avvocati hanno omaggiato il feretro con un picchetto d’onore, in toga, la stessa “divisa” indossata da Milo in tante occasioni in cui ha dimostrato la sua arte e la sua bravura. Un’immagine potente e simbolica sulla scalinata della cattedrale.
Lo sgomento che sta accompagnando in questi giorni la triste dipartita di Milo, è stato palpabile durante la cerimonia. Occhi lucidi, lacrime e incredulità. Durante l’omelia don Adriano Principe ha voluto ricordare l’umiltà dell’uomo e la fermezza del professionista. Un avvocato d’altri tempi, attento, acuto, impareggiabile nel suo lavoro, ma soprattutto uomo ricco di umanità e di umiltà. La persona al centro di tutto, la giustizia da fare trionfare, i diritti da fare valere, per ridare speranza e per accompagnare le persone nel percorso, a volte lungo e difficile, dei processi. Ed è così che il legale diventa amico e confidente, qualcuno a cui appoggiarsi quando si fa un grande errore, o quando si deve fare valere le proprie ragioni e fare trionfare la verità. Un collega che si è guadagnato la stima unanime e il rispetto degli avvocati della Marsica, molti giovanissimi studenti guardano a Milo come a un esempio, un “mito”, un traguardo da raggiungere.
“Era un uomo giusto”, ha detto il parroco durante la sua omelia, “un uomo onesto, un uomo che è rimasto umile nella sua grandezza, una persona perbene, ma anche un uomo di grande fede. Era il principe del foro di Avezzano. Credeva in Dio, credeva in Gesù ed aveva speranza nella resurrezione”.
“La sua fama proveniva non solo dalla sua preparazione tecnica, ma anche dal fatto che è sempre rimasta una persona umile, buona. Rispettosa dei colleghi, dei giudici, dei cancellieri. Buon viaggio verso il paradiso, Antonio”. Sono le parole commosse, pronunciate a nome di tutti i colleghi, del presidente dell’ordine degli avvocati di Avezzano, Roberto Di Pietro.