L’Aquila. Si terrà il prossimo 15 aprile presso il ristorante l’Arcobaleno a cura del Rotary club L’Aquila una cena “Medievale” a cura della presidente del club, dott.ssa Nicoletta Proietti, nutrizionista di fama laureata in Scienze dell’alimentazione e nutrizione umana, educatrice alimentare vegetariana e vegana, educatrice alimentare per lo sport e il fitness.“Non solo una occasione per stare insieme – dice Proietti – ma un momento di riflessione su quanto, come e quali pasti consumavano i nostri antenati.”
Giunta alla seconda edizione, la cena medievale è una delle esperienze più originali da vivere per assaporare l’autentica atmosfera che un tempo si viveva in un borgo aquilano.
Gli ospiti saranno “catapultati” nella seconda metà del XIV secolo tra candele che creano giochi di luce e ombra sulle pareti, calici di robusto vino abruzzese, portate ispirate ai piatti tradizionali dell’epoca attraverso una ricostruzione “filologica” che renderà l’evento sempre più sorprendente.
Partecipare alla cena permetterà di assaporare pienamente una ad una le mille storie che la terra abruzzese ha da raccontare.
“Alimentazione e stile di vita nel medioevo da donne e uomini “moderni” quali siamo, ci riteniamo detentori di verità riguardanti il concetto di benessere, come se solo ora certe formule sul corretto stile di vita siano state codificate ed apprese.” Afferma la dottoressa Proietti che prosegue – “Invece sappiamo che già nel Medioevo venne recuperato e sviluppato il concetto di “dietetica”, dal greco antico “δίαιτα” (modo di vivere). Nel termine è quindi insito il pensiero di conservare la salute attraverso uno stile di vita sano.”
“Inoltre – prosegue Proietti – dobbiamo precisare che nel Medioevo la malattia è considerata squilibrio di umori. Oltre alla cura, infatti, il medico deve consigliare un’alimentazione atta a bilanciare l’elemento in eccesso con quello opposto. In questo meccanismo complesso entrano in gioco le spezie, poiché, avendo insita, per le credenze del tempo, la caratteristica del caldo e secco, tendono a neutralizzare cibi troppo freddi o troppo umidi, causa di meccanismi di ristagno e putrefazione all’interno dell’organismo e di successivi malesseri ed avvelenamenti.” La digestione, in ambito alimentare, acquista così un ruolo fondamentale poiché è vista come cottura lenta ed interna del cibo. Da rimarcare che, in questo periodo storico, l’assunzione del cibo è strettamente legata al ceto sociale.
La serata consentirà anche di realizzare un service a favore dell’unità di cardiologia dell’ospedale dell’Aquila diretta dal dott. Livio Giuliani per l’acquisto di tv per le stanze di degenza del reparto.