L’Aquila. La FP CGIL della Provincia dell’Aquila ha lanciato un allarme riguardo alla grave carenza di personale OSS (Operatori Socio-Sanitari) nei presidi ospedalieri dell’ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. In una lettera indirizzata ai vertici aziendali e alle istituzioni regionali, il sindacato denuncia condizioni di lavoro insostenibili, con turni massacranti e un numero insufficiente di operatori che devono garantire servizi essenziali in situazioni difficili.
La situazione è descritta come drammatica, con i lavoratori costretti a gestire carichi di lavoro raddoppiati, compromettendo non solo i loro diritti, ma anche la qualità dell’assistenza ai pazienti. È urgente migliorare le condizioni di lavoro e aumentare il numero di OSS per garantire un’assistenza continua e adeguata.
Il sindacato chiede quindi un intervento immediato per l’assunzione di nuovo personale, in modo da ripristinare una corretta turnazione e tutelare i diritti di lavoratori e pazienti. Si sottolinea anche l’impegno della Direzione Aziendale della ASL 1, che aveva promesso di procedere con le assunzioni, ma che finora non ha dato seguito a tale impegno. In alcuni reparti, come Medicina a Sulmona e Oncologia a L’Aquila, ci sono solo tre OSS in servizio, rendendo impossibile una programmazione adeguata delle attività socio-sanitarie.