Avezzano. Truffa ai danni degli agricoltori del Fucino con gli assegni scoperti. Erano certi di vendere ortaggi e insalate a commercianti fidati e di poter incassare a trenta o sessanta giorni il compenso pattuito. Invece, quando ormai gli ortaggi erano finiti già sulle tavole degli italiani, i contadini si sono accorti di essere stati truffati. Recatisi in banca per incassare gli assegni, infatti, si sono accorti che non erano coperti e sono rimasti senza soldi. Secondo Stefano Fabrizi, direttore di Confagricoltura, “episodi come questi accadono per due motivi: il primo è il problema delle lungaggini burocratiche che per fortuna è stato risolto grazie a una nuova legge, in vigore dal 24 ottobre, secondo la quale i prodotti freschi devono essere pagati ai produttori entro, e non oltre i 30 giorni. L’altro punto”, ha continuato il direttore della Confagricoltura, “riguarda il problema delle truffe, molto serio e sentito perchè legato non solo al momento difficile di crisi che stiamo attraversando ma perchè le società a responsabilità limitata che agiscono nel Fucino non sono regolarizzate e quindi possono muoversi indisturbate senza troppi problemi”.