Avezzano. Ieri pomeriggio, presso la Sala Laudato Si’ in Campidoglio, si è tenuto l’evento di presentazione di “Agenda Cultura 2025” promosso ed organizzato dall’Associazione Abruzzese di Roma. Presenti, tra gli altri, Dario Nanni, consigliere comunale di Roma Capitale e presidente della Commissione Giubileo 2025, il vescovo Giovanni Massaro, Pierluigi Di Stefano, delegato dal sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, l’attrice Fioretta Mari, Grazia Passeri, presidente dell’Associazione Salvamamme e Sabrina Nanni, coordinatrice dell’Agenda Cultura 2025.
L’Agenda Cultura è un’agenda nazionale all’interno della quale sono riportati eventi e ricorrenze storiche, artistiche e culturali del nostro Paese. Una sezione dell’Agenda è dedicata al Giubileo 2025 e ai diversi giubilei che si svolgeranno nei territori vicini a Roma tra cui il Giubileo della Marsica, in Abruzzo, e a ricorrenze di eventi storici del territorio abruzzese, come quella dei 110 anni trascorsi dal tragico evento del terremoto di Avezzano del 1915.
Durante l’interessante evento anche l’intervento del vescovo Giovanni, al quale è stato chiesto di raccontare il Giubileo nella Marsica. «Desidero in primo luogo ringraziare i promotori di questa lodevole iniziativa per il gradito invito – ha detto il presule – e manifesto pieno apprezzamento ai redattori della Agenda cultura 2025 che riporta gli eventi culturali e religiosi che si terranno in questo anno a Roma e nei paesi limitrofi. Si tratta di uno strumento molto utile e prezioso . Il Giubileo è occasione di rinnovamento totale per tutti. Volutamente Papa Francesco, al quale va il nostro pensiero e la nostra preghiera per le sue precarie condizioni di salute, ha esteso il Giubileo a tutte le diocesi affinché ogni persona nella propria città possa viverlo senza necessariamente dover viaggiare. Ed è così che nella Marsica abbiamo già vissuto a livello diocesano il Giubileo della Vita consacrata e del mondo della salute, il prossimo 22 marzo vivremo il Giubileo dei politici, il 4 maggio dei ragazzi e dei giovani, l’8 giugno degli sportivi, il 21 settembre delle confraternite e il 12 ottobre delle Corali. Si sta lavorando intensamente per allestire, in alcuni paesi della Marsica, a partire dal mese di aprile una mostra sacra con l’esposizione di opere di rara bellezza. Il Giubileo intende rianimare la speranza e nella mia ultima Lettera pastorale, di cui alcuni stralci sono stati riportati nell’Agenda cultura 2025, indico 3 segni concreti di speranza da poter offrire. In primo luogo invito ad essere vicini a tutte le famiglie le cui case sono abitate dal dolore, dalla sofferenza e dalla preoccupazione di perdere un lavoro. Come secondo segno invito ad offrire, in un mondo diviso e segnato dalla violenza, la testimonianza che è possibile volersi bene in famiglia, nella comunità civile, e nella comunità cristiana. La pace inizia prima di tutto da noi. Ed infine invito soprattutto gli adulti a trasmettere ai giovani la gioia di vivere. Che possano comprendere, attraverso la nostra testimonianza, che la vita è un dono grande che merita di essere vissuto e non buttato via. Ma il Giubileo è occasione propizia – ha proseguito il presule – per prestare attenzione ai più poveri ed è così che come diocesi abbiamo ritenuto opportuno sostenere la “Casa Fratelli tutti” che accoglie i senza fissa dimora con l’intento di allestire all’interno di essa un Ambulatorio medico per dare ai più bisognosi la possibilità di accedere a cure specialistiche. Inoltre, in collaborazione con la direzione sanitaria dell’ospedale di Avezzano, abbiamo promosso un progetto finalizzato a stare accanto agli ammalati per fare loro compagnia e offrire una parola di conforto e di consolazione. D’intesa infine con diversi sindaci della Marsica è stata lanciata l’iniziativa di un “Cammino Mariano dei Marsi” che attraversa le Chiese Giubilari della diocesi. L’intento è quello di offrire ai pellegrini un momento di spiritualità, valorizzare le bellezze naturali e artistiche della Marsica nonché dare opportunità lavorative a qualche giovane appassionato di arte, natura e cultura. Non mi resta pertanto – ha concluso il presule – che invitarvi in diocesi per vivere con noi alcuni momenti del cammino Giubilare».
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