Pescina. Ospedale di Pescina, il consigliere Scamolla: sulla salute dei cittadini, anzi sulla “pelle” della povera gente non si scherza, né ci si costruisce il proprio elettorato.
“Il diritto alla salute è un principio fondamentale sancito dalla Nostra Costituzione e come tale va tutelato e difeso da chiunque ricopra un ruolo pubblico o politico. Nessun allarmismo, ma solo il tentativo di tenere alta la guardia per un territorio che rischia di perdere il suo PPI, se i numeri della sanità, oggetto di osservazione dei competenti ministeri, non rientreranno nei parametri della normalità”. Ha dichiarato il consigliere comunale Alfonsino Scamolla.
“Il commissariamento della Regione Abruzzo, potrebbe essere alle porte e questo comporterebbe la quasi certa chiusura della nostra struttura e di quella di Tagliacozzo, come sancito da leggi nazionali (decreti: Balduzzi e Lorenzin). Il commissariamento significa tornare indietro di anni, tornare a costi esorbitanti per i cittadini con disastrose conseguenze. Eravamo usciti da questo incubo, qualcuno ci aveva fatto uscire e ora ci ritorniamo? Non è possibile e non deve succedere. Restiamo in attesa dei dati del 4 trimetre 2024 per vedere se il debito della Regione Abruzzo è salito o sceso rispetto ad ottobre 2024 quando era attestato a più di 200 milioni di euro. Con il primato peggiore per la nostra ASL 1 il cui debito era di circa 67 milioni di euro. Solo per chiarezza e corretta su come sono andate le cose”.
“I Consigli Comunali richiesti dalla minoranza”, ha continuato Scamolla, “come evidenziano le carte in allegato al presente comunicato sono ben 2: uno tenutosi il 5 Ottobre 2024 e l’altro il 14 Febbraio 2025. All’unanimità e in accordo con la maggioranza, che ben ha fatto a richiedere con un documento firmato da tutti i Sindaci del nostro territorio un incontro ai massimi vertici della Sanità Regionale, si è deciso di creare un comitato a salvaguardia del PPI e la redazione di una delibera da far approvare da tutti i Consigli Comunali del territorio. Abbiamo reiterato la richiesta perché ormai, nonostante qualcuno provi a rassicurarci, le voci che girano sulla chiusura sono più di semplici voci. Nel Consiglio Comunale del 14 scorso, tutta la maggioranza aveva tenuto a sottolineare che il tema del PPI dovesse rimanere al di fuori delle rivendicazioni di parte. Voglio sperare che la stessa rimanga compatta e unita su questa battaglia a difesa di un sacrosanto diritto e al fianco della minoranza e di tutta la cittadinanza. Ci si augura che anche tutti i Sindaci della Valle del Giovenco, siano uniti e compatti per la salvaguardia del Serafino Rinaldi che ci auguriamo diventi nel nome come lo è già nei fatti “PPI Serafino Rinaldi Valle del Giovenco”. Se può Trump cambiare il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America sicuramente il Consiglio Comunale di Pescina o chi per lui titolato a farlo, potrà cambiare il nome da “PPI Serafino Rinaldi di Pescina” in “PPI Serafino Rinaldi Valle del Giovenco”.