Luco dei Marsi. Saranno le testimonianze, le voci dalla Shoah, i versi e le note a tessere il filo conduttore del Giorno della Memoria a Luco dei Marsi. L’evento, organizzato dall’Amministrazione comunale, a tema “In memoria, per la Memoria, per la Pace”, in programma per lunedì, 27 gennaio, alle 10.00, nella sala consiliare del Comune, vedrà i contributi del professor Giuseppe Grossi, storico e docente, che ripercorrerà, attraverso documenti e la testimonianza diretta raccolta dal padre, Carmine Grossi, sopravvissuto al campo di concentramento di Mauthausen, gli eventi e gli elementi che segnarono la pagina più nera della storia d’Italia e d’Europa, e della scrittrice e poetessa dei Marsi, Maria Assunta Oddi, che accompagnerà la platea nella riflessione sugli orrori della Shoah, sulla disumanità di ogni guerra e sulle efferatezze generate dal “sonno della ragione” indotto da ideologie distorte. Al focus storico – letterario seguirà il concerto a cura del MusiCanto Quartet dedicato alla memoria delle vittime dell’Olocausto: ebrei, appartenenti ai popoli romanì, slavi, neri, disabili, omosessuali, dissidenti politici e gruppi segnati quali “indesiderabili” per il loro credo religioso, perseguitati che a milioni trovarono la morte per il folle progetto di “pulizia etnica” e genocidio messo in atto dai regimi nazifascisti fino al termine della seconda guerra mondiale.
Il MusiCanto Quartet, nella formazione speciale con il soprano Ilenia Lucci, Beatrice Ciofani, violino, Paolo D’Angelo, chitarra, Paolo Morisi, fisarmonica, proporrà una selezione di struggenti composizioni, dalla “Consacratio”, di C. Morisi all’”Ave Maria” di W. Gomez all’ebraico “Hava Nagila” fino a “La Vita è bella” di N. Piovani, tra altri. L’evento vedrà la partecipazione degli alunni dell’I.C. “I. Silone” e dei rappresentanti delle Associazioni cittadine. “Tenere viva la memoria è sempre necessario, e oggi è più che mai fondamentale”, rimarca la sindaca Marivera De Rosa, “assistiamo con sgomento a violenze e massacri inauditi, e sembra che impariamo molto poco dalla storia. I protagonisti e testimoni diretti di quegli orrori che ricordiamo il 27 gennaio stanno via via scomparendo, mentre rimontano ovunque e si fanno più acute divisioni, intolleranze, ideologie violente e distorte, derive che credevamo appartenere al passato. Collaborare nella costruzione di un futuro di pace, che ripudi la disumanità, l’esclusione, la violenza, è un compito essenziale di tutti, ognuno per la propria parte, a partire dal tener ben presente a cosa possono condurre certe derive. Abbiamo scelto di affidare alle testimonianze storiche, ai fatti, alle opere nate nella Shoah o come riflessione su essa, e al linguaggio universale della musica, la voce del nostro Giorno della Memoria. Invito tutti a partecipare”.