Tagliacozzo. Si è rinnovata ieri, come ogni anno, da parte del Sindaco del Comune di Tagliacozzo l’accensione della lampada che arderà di fronte all’immagine di San Francesco, Patrono d’Italia. Preceduto dal Gonfalone cittadino e accompagnato da una rappresentanza del corpo della polizia municipale, il sindaco Maurizio Di Marco Testa ha attraversato la navata della chiesa trecentesca recando un anfora con l’olio che alimenterà la fiammella votiva. È stato accolto in presbiterio da Padre Attilio Terenzio, che ha presieduto la santa messa, e da Padre Gabriele D’Addario, Guardiano del convento. Concelebravano il sacro Rito gli altri frati conventuali e il decano dei parroci di Tagliacozzo don Aldo De Angelis.
Durante l’omelia, P. Attilio Terenzio ha voluto mettere in risalto il gesto della comunità civile di Tagliacozzo in unione spirituale con gli altri comuni d’Italia. “L’Italia – ha detto il frate – non a caso ha scelto San Francesco come proprio patrono, non ha scelto un santo miracoloso, ha scelto un santo che ha posto in essere una salto di qualità nella pratica dell’amore verso il prossimo. Anche se la nostra società sta vivendo dei momenti difficili, noi tutti dobbiamo trarre esempio da Francesco che non si è fermato alla mera compassione del lebbroso, ma ha voluto assisterlo e curarlo e finanche abbracciarlo. Dobbiamo sentirci affettuosamente l’uno responsabile dell’altro”.
Le celebrazioni francescane in Tagliacozzo hanno particolare rilievo anche per la presenza delle spoglie mortali del Beato Tommaso da Celano, primo biografo del Santo di Assisi, poeta e letterato del XIII secolo.