Avezzano. La statuina del presepe, creata dall’artigiano Claudio Riso, è stata consegnata al Vescovo della Diocesi di Avezzano, Giovanni Massaro. L’obiettivo dell’iniziativa è arricchire il presepe con figure che raccontino non solo il presente ma anche il futuro. Quest’anno la statuina rappresenta un’artigiana del settore caseario, simbolo della qualità del cibo Made in Italy e dei saperi che lo rendono unico. Le statuine vengono distribuite su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle 226 Diocesi italiane.
Il presepe rappresenta una delle tradizioni più amate, capace di trasmettere speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando. È la “buona Novella” che si fa presente e diventa un simbolo di rinascita, di cammino, di vicinanza alle persone e al territorio. È inclusione, è famiglia.
Il presepe, oltre a rappresentare la nascita di Gesù, racconta attraverso i suoi personaggi la realtà della vita quotidiana: insieme al Bambinello troviamo artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e animali. Per rendere attuale questo messaggio, ogni anno si aggiungono nuove figure e mestieri. Nel 2020 la statuina raffigurava un’infermiera; nel 2021 un imprenditore digitale; nel 2022 una florovivaista; nel 2023 un maestro imprenditore con il suo apprendista; quest’anno, un’artigiana casearia.
“È sempre con entusiasmo che i Vescovi italiani – dichiara Lorenzo Angelone, presidente di Confartigianato Avezzano – accolgono ogni anno questo dono, che rappresenta il mondo degli artigiani, degli agricoltori e degli imprenditori. È un’occasione per ricordare il valore del nostro Made in Italy.”
“Un’occasione che si trasforma in un rito – aggiunge Domenico Roselli, direttore provinciale di Coldiretti L’Aquila – per consolidare il rapporto tra le nostre organizzazioni e la Chiesa italiana. La statuina di quest’anno rappresenta un mestiere simbolico: quello del casaro, che coniuga tradizione e innovazione, interpretato magistralmente dagli artigiani di Confartigianato.”
“La tradizione del presepe – sottolinea Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola – è fondamentale per le nostre comunità. Con questo progetto abbiamo voluto aggiungere nuovi mestieri legati alla vita quotidiana, per rafforzare il presepe come chiave di lettura anche per il futuro. Quest’anno la statuina raffigura un’artigiana del settore caseario. I rapporti della Fondazione Symbola confermano che unire innovazione e tradizione è essenziale per rendere la nostra economia e società più a misura d’uomo, e quindi più capaci di affrontare il futuro.”