Avezzano. I finanzieri della Compagnia di Avezzano, diretti dal Cap. Francesco Mattiace, hanno portato a termine un’attività di servizio a contrasto del fenomeno dell’assenteismo nella Pubblica Amministrazione coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano.
In particolare, è stata attenzionata la posizione di un dirigente dell’A.S.L. 1 impiegato presso una delle strutture site nel comune di Avezzano (AQ).
Attraverso videoriprese, servizi di osservazione e pedinamento, disamina della documentazione acquisita presso gli uffici dell’A.S.L., sono stati ricostruiti e documentati diversi casi di assenza o allontanamento ingiustificato dal luogo di lavoro nonché di falsa attestazione della presenza in servizio da parte del dirigente. Quest’ultimo ha, inoltre, indebitamente utilizzato il badge marcatempo, attestando falsamente la propria presenza sul luogo di lavoro.
A conclusione delle indagini, il G.I.P. del Tribunale di Avezzano ha disposto la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio per la durata di tre mesi.
Contestati i reati di “Truffa aggravata ai danni dello Stato” e “Fraudolenta attestazione della presenza in servizio“, fattispecie che prevede il licenziamento per giusta causa nei confronti dei responsabili.
Nel corrente anno, le Fiamme Gialle di Avezzano avevano già accertato un’ulteriore similare condotta di assenteismo posta in essere da un altro funzionario della locale A.S.L. nei cui confronti il Tribunale di Avezzano aveva emesso analogo provvedimento interdittivo dell’esercizio di pubblici uffici e la dirigenza della A.S.L. aveva adottato il provvedimento del licenziamento.
Per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
L’attività di servizio conclusa dalla Compagnia di Avezzano testimonia il massimo impegno che la Guardia di Finanza profonde contro gli sprechi di denaro pubblico, anche a tutela dell’onorabilità della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici che assolvono quotidianamente con professionalità, dedizione e serietà il proprio lavoro.