L’Aquila. La nostra regione ha fatto importanti passi in avanti in questi ultimi anni nel settore primario, nella valorizzazione dell’agrifood, e questa fiera dedicata al tartufo d’Abruzzo rappresenta un modello vincente. Per me come esponente di governo è motivo di orgoglio, vedere la crescita di un evento che da subito ha avuto il taglio giusto: valorizzare il prodotto in tutta la sua filiera, dalla raccolta alla tavola, lavorare alla sua internazionalizzazione, e nello stesso tempo legarlo al territorio, alla sua qualità ambientale, ai suoi tesori storici e artistici. A maggior ragione qui a L’Aquila, città che dopo il sisma è rinata, più bella di prima”.
Queste le parole di Luigi D’Eramo, sottosegretario di Stato Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, che in rappresentanza del Governo italiano, ha tagliato il nastro della terza edizione della Fiera internazionale dei tartufi d’Abruzzo, quest’anno ospitato a piazza Duomo a L’Aquila, fino a domenica 1 dicembre, al fianco del presidente della Regione, Marco Marsilio, del vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, del vicesindaco dell’Aquila, Raffaele Daniele, del presidente del Gal Gran Sasso Velino, Paolo Federico. Messaggio del commissario generale, Mario Vattani, dall’Expo di Osaka 2025.
L’evento è organizzato dalla Regione Abruzzo, in particolare l’assessorato all’Agricoltura, con l’Azienda regionale attività produttive (Arap) nel ruolo di braccio operativo, grazie alla legge regionale 24 del 22 agosto 2022 a firma del vicepresidente Imprudente, che ha affermato: “Abbiamo creato un percorso per la valorizzazione del tartufo d’Abruzzo che sta già raccogliendo risultati importanti, in termini di affermazione del brand, per raccontarlo all’Italia e al mondo e raccontiamo la verità perché se ha valore l’altissima qualità ambientale e naturalistica di una regione con quattro parchi, anche i frutti della sua terra, come il tartufo, non possono non essere superiori ad altri. Ringrazio in particolare le associazioni dei tartuficoltori abruzzesi, per il prezioso contributo alla riuscita e la crescita di questo evento”.
Nella grande tensostruttura riscaldata sono presenti 50 espositori, non solo del settore tartuficolo, ma di altre eccellenze dell’agrifood abruzzese, che hanno incontrato ieri e questa mattina ben 15 buyer internazionali che operano negli Stati Uniti, Giappone, Israele, Medio Oriente, Francia, Regno Unito, Estonia ed Albania, stringendo i primi accordi per forniture e commesse in mercati strategici. La Fiera proporrà degustazioni guidate, showcooking, con chef di fama come Federico Anzellotti, William Zonfa, Ivana De Gasperis. Motivo di vanto è la Mostra internazionale del tartufo “Scent of Italy”, a cura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la prima volta in una fiera. Saranno organizzate dimostrazioni con cani addestrati, esperienze sensoriali, convegni, momenti di musica e spettacolo, e degustazioni di prodotti tipici realizzati dall’Istituto Agrario “Da Vinci-Colecchi” dell’Aquila.
Ha a sua volta affermato il presidente Marsilio, “mai prima d’ora in questi tre anni di fiera il tartufo era stato presentato al pubblico e ai mercati nazionali e internazionali in quanto tale, come una eccellenza abruzzese, perché prima neanche si conosceva e veniva mandato in altre regioni e commercializzato con altri marchi, di altre aree geografiche, e solo gli estimatori ne conoscevano la grande ed unica qualità”.
Ha aggiunto il vicesindaco dell’Aquila Daniele: “per noi è un onore ospitare questo evento. Sembra ieri quando Emanuele Imprudente, cominciò a parlarci il primo anno dell’idea di organizzare un grande fiera tematica, e il primo anno c’è stata curiosità, il secondo il consolidamento, ora siamo nel cuore della nostra città con una struttura imponente, con una straordinaria partecipazione, e una ribalta che va ben oltre i confini regionali”.
Ad avvio della prima giornata è stato proiettato il video messaggio del commissario generale, Mario Vattani, dall’Expo di Osaka 2025, direttamente dal cantiere del padiglione Italia.
“Qui ad Osaka ci sarà spazio significativo per le regioni anche per le regioni italiane, e tra queste ovviamente l’Abruzzo, regione per la quale il Giappone ha dimostrato grande affetto e solidarietà nel post sisma 2009. L’Abruzzo è una delle migliori aree di produzioni in Italia del tartufo e anche questa eccellenza sarà protagonista ad Osaka, in un Expo che, già si prevede farà aumentare del 20% l’export e rafforzerà i legami con un importantissimo partner commerciale come il Giappone”.