L’Aquila. Muore a soli 33 anni e dona gli organi, un gesto di straordinaria generosità ha trasformato una notte drammatica in un momento di speranza all’ospedale San Salvatore dove una ragazza originaria della provincia dell’Aquila, dopo essere stata dichiarata clinicamente deceduta per un’emorragia cerebrale, ha permesso, grazie al consenso dei familiari, di avviare una delle più complesse operazioni di prelievo di organi mai viste in Italia.
La donazione degli organi ha coinvolto non solo l’ospedale aquilano, ma anche numerosi centri di eccellenza trapiantologica in tutta Italia. L’attività dell’ospedale, del centro regionale trapianti, rianimazione, sale operatorie, 118, medicina legale, tipizzazione tissutale, neurofisiopatologia, laboratorio analisi e altri servizi, ha consentito ddi portare a termine il prelievo multiorgano. Un rene sarà trapiantato dalla chirurgia dei trapianti dell’Aquila, l’altro andrà a Torino così come i polmoni. Il cuore è stato portato a Bari e il fegato a Roma. Le cornee sono state indirizzate alla Banca degli occhi del San Salvatore per essere esaminate e conservate ai fini dei successivi trapianti.