Avezzano. “Mentre sistemavo la mia piccola biblioteca apistica, mi sono soffermato su un libro che ha destato la mia curiosità. Aveva le pagine ingiallite: ho capito subito che si trattava di un libro molto vecchio.
Oggi io sono un piccolo allevatore di api regine, mi impegno con AIAAR (Associazione italiana allevatori di Api regine) sulla tutela dell’ape italiana, un patrimonio genetico unico”.
Sono le parole di Mario Petrella, apicoltore marsicano, che ha deciso già diversi anni fa di portare avanti la tradizione di famiglia. Quella che era stata dei nonni, Mario e Giuseppina.
“Ritrovarsi tra le mani un libro che ha ormai quasi 100 anni appartenuto a mio nonno, su cui ha studiato, è stato davvero emozionante. Tra le pagine si vedono ancora le sottolineature dei passaggi più rilevanti, che riteneva più utili per l’allevamento delle sue regine. Oggi l’apicoltura sta attraversando un periodo difficilissimo, una crisi enorme. Ma oggi mi sono trovato tra le mani un libro vecchio di cento anni. Poco dopo quell’edizione, c’è stata la Seconda Guerra Mondiale. Di certo ci troviamo in epoche storiche diverse ma oggi abbiamo risorse per andare avanti, abbiamo affinato tecniche e abbiamo a disposizione un bagaglio di competenze ricche. Dobbiamo solo trovare il modo di farne tesoro!”.