Avezzano. L’azienda leader nel settore delle bisarche per camion cade, ma a rialzarla ci pensano gli operai. Quindici lavoratori si sono messi a capo di una società, la Sts srl, e hanno affittato un ramo dell’azienda per portare avanti il progetto della famiglia Silvestri nato nel lontano 1956. La Silver, come molte altre aziende del territorio, ha subito un forte crollo dovuto alla crisi economica prima e alla chiusura dei mercati poi. Un’azienda florida che nel biennio 2007-2008 aveva aumentato la produzione verso la Lituania e l’Africa. Una corsa portata avanti con 90 operai che però, poi, si è lentamente arrestata nel 2009 e via via negli anni successivi fino a costringere la proprietà a richiedere la cassa integrazione straordinaria per 63 dipendenti fino al maggio 2013. Mentre per l’azienda è stato nominato un commissario che gestirà il concordato preventivo, grazie al quale verranno recuperate le fatture non pagate all’azienda e questa provvederà a saldare i debiti accumulati, un gruppo di dipendenti ha deciso di andare avanti e continuare a produrre bisarche. “Il nostro mercato è sempre stato in forte espansione”, ha spiegato Vittorio Silvestri presidente della Silver, “stavamo lavorando molto verso il nord Africa e la Lituania, poi con la crisi tutto si è fermato. Le banche hanno chiuso i rubinetti e le commesse sono calate drasticamente. La finanza creativa purtroppo continua a creare sfaceli e per aziende come la nostra è difficile andare avanti. Nonostante la crisi il mercato si sta aprendo verso la Russia e ci sono buone possibilità. Speriamo che si torni ai livelli del 2007-2008 in tal modo tutti gli operai potranno tornare al lavoro”. Per ora i 63 dipendenti della Silver sono in cassa integrazione ma l’auspicio del segretario provinciale della Fim-Cisl, Antonello Tangredi, che ha seguito personalmente la vertenza, spera che “la nuova società possa crescere e puntare a riassorbire tutti i dipendenti una volta terminata la crisi”.