L’Aquila. L’Abruzzo punta al risparmio e alla riduzione della spesa pubblica. Se da un lato ci sono dati che parlano di una Regione all’ottavo posto per il rapporto spesa – reddito pro capite, dall’altro ci sono dei numeri confortanti che ci spiegano come la giunta Chiodi abbia ridotto del trenta per cento il debito e stia varando delle manovre per tagliare il numero dei consiglieri. A fornirci questi dati è stato Antonio Morgante, Coordinatore del Segretariato Generale della Presidenza, che ha voluto presentare a MarsicaLive la situazione della nostra Regione oggi. “La stampa nazionale sta mettendo in risalto la virtuosità dell’Abruzzo proprio in un momento in cui gli scandali che coinvolgono le regioni italiane occupano la ribalta mediatica nazionale”, ha spiegato Morgante nella sua nota, “non si può sostenere che l’Abruzzo sia “tra le regioni spendaccione” quando in tre anni il debito è stato ridotto del 30% per un ammontare in euro pari a 1 miliardo? Nel merito poi, le spese per il personale, le pensioni e le indennità dei consiglieri, risentono delle scelte fatte nel passato”. Per il personale ogni anno la Regione Abruzzo spende circa 12 milioni e 700 mila euro, ma Morgante ha chiarito che: “Sul fronte del personale, ci sono oggi 31 dirigenti in meno rispetto al 2008, 115 dipendenti in meno, mentre sul fronte delle spese per i consiglieri regionali proprio il “Sole 24 ore” evidenzia che le indennità sono tra le più basse d’Italia. Inoltre la Regione Abruzzo ha eliminato il vitalizio e sta per varare la riduzione dei consiglieri da 45 a 31. Sono moltissime le iniziative intraprese da Chiodi per la riduzione dei costi della politica, dell’apparato regionale, del personale e così via. Altri quotidiani nazionali, nonché trasmissioni televisive, citano l’Abruzzo, insieme all’Emilia-Romagna, come unica regione ove le spese dei gruppi consiliari sono verificate da un collegio dei revisori esterno allo stesso Consiglio. Evidenziando finanche che l’Abruzzo, a differenza dell’Emilia Romagna, ha già approvato una legge che estrarrà a sorte gli stessi revisori”.